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Territorio  

“Cuore aperto” nuovo il direttivo, non l'entusiasmo

“Cuore aperto” nuovo il direttivo, non l'entusiasmo

Parlando di stranieri, soprattutto africani, il ritornello di moda è “Aiutiamoli a casa loro”. Ma al di là dei facili slogan, da anni esistono già molte realtà impegnate a dare sul serio una mano a chi vive in situazioni di povertà e guerra.

A Villar Perosa, è attiva fin dagli anni ‘90 l’associazione “Cuore aperto ONLUS” che collabora con le suore del Santo Natale presenti a Koutiala in Mali. Un legame, instaurato dall’allora parroco, Franco Gallea, dopo una viaggio in Africa. Negli anni, tra le altre cose, la solidarietà ha consentito di realizzare cinque pozzi, una risaia, un reparto maternità e un gabinetto dentistico. Oltre ad inviare via container – con una spesa tra costo vivo e dogane di circa 10 mila euro – materiale per falegnameria, macchine per cucire e, persino, tre trattori. L’associazione, che ha sede a Villar Perosa in via Puccini 6, promuove anche adozioni a distanza: un contributo economico di 210 euro all’anno permette di andare a scuola al bambino adottato e, al contempo, di acquistare cibo e vestiti.

La preparazione di un container per il Mali.

E anche dopo la morte di don Franco nel 2015, l’impegno non è venuto meno come testimonia la neo-presidente di “Cuore aperto”, Cristina Zanon: «È tutto pronto per caricare un nuovo container che partirà a settembre». Nuove sono le cariche sociali, ma non l’entusiasmo da cui sono mossi Cristina e gli altri membri del rinnovato direttivo: Silvana Rolando (vice), Mario Gamba (tesoriere), Dario Gallea (segretario), i revisori dei conti Valter Charrier, Francesca Cantonetti, Sabina Charrier e i probiviri don Roberto Comba, Lucia Caletti e Bruna Giraudo. E anche chi non ricopre più cariche come «l’ex presidente Piero Rivoiro» continua, insieme agli altri volontari, a lavorare per l’associazione.

«Per finanziare i nostri progetti – spiega la presidente – ogni anno organizziamo a maggio due serate di spettacolo: “Sosia in concerto” e “Danzando insieme per il Mali” con artisti da ogni parte d’Italia. Poi mercatini, spettacoli, concerti, il coro gospel a dicembre e ogni sorta di manifestazione possibile».

G.R

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