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Appuntamenti  

Cumiana: riflettere su un capolavoro di Purcell in vista delle Ceneri

Cumiana: riflettere su un capolavoro di Purcell in vista delle Ceneri

In preparazione alle Ceneri, la parrocchia di Cumiana propone una serata di riflessione sul tema del perdono, partendo da un brano di Henry Purcell, provato dalla Schola Cantorum.

Henry Purcell

 

Mercoledì 16 febbraio alle ore 21 nel Teatro della Parrocchia Santa Maria della Motta (in Via Salita alla Parrocchia 6) a Cumiana in preparazione alla liturgia delle Ceneri, il parroco Carlo Pizzocaro apre le porte alle prove della Schola Cantorum che presentano “Remember not, Lord, our offences”.

 

Perché l’incontro

L’incontro nasce dalla volontà di leggere insieme la grammatica di uno spartito, perché l’ascolto sia davvero preghiera, partecipazione “piena, consapevole e attiva” alla Liturgia. Come spiega don Carlo: «Una partecipazione piena, consapevole e attiva non si traduce semplicemente, a livello musicale, nell’aprire bocca per cantare; oltre a questa dimensione di partecipazione fattuale ce n’è una, profondamente spirituale, incarnata nell’arte dell’ascolto. Un ascolto “pieno, consapevole e attivo”, capace di cogliere il risuonare della Parola tra le note armonizzate con maestria. Perché questo rende sacro il comporre dei grandi maestri: la capacità di esprimere con la grammatica musicale la sapienza della Rivelazione. Chiaramente questa grammatica musicale così raffinata deve poter contare su esecutori capaci di esprimere un’arte così alta. E l’assemblea? L’assemblea ascolta il canto, lasciandosi raccontare la Parola. È come un’omelia, la cui retorica si chiama musica».

 

Una riflessione sul perdono

Il brano di Purcell, “Remember not, Lord, our offences”, sarà l’introito della celebrazione delle Ceneri, inizio solenne della Quaresima, il prossimo 2 marzo, ore 21 quando don Carlo condividerà una riflessione sul perdono capace di cambiare la storia.

Thomas Cranmer, Arcivescovo di Canterbury – colui che attuò la riforma ecclesiale anglicana e compilò la prima raccolta di testi liturgici – compose il testo di questo inno nel 1544, inserendolo nell’edizione del Book of Common Prayer del 1549. Il testo è un’elaborazione tratta da due fonti:

  •  le litanie del Rito di Sarum: il Rito di Sarum è sviluppato, fino alla stesura di un Messale, da Osmundo, Vescovo di Salisbury dal 1078. Pare che il modello fu tratto dalle Liturgie di Rouen. Sta di fatto che tale rito fu la base da cui trasse origine la Liturgia Riformata Anglicana;
  • una litania tedesca, composta dallo stesso Martin Lutero.

Il testo

Henry Purcell (1659–95) compose il suo inno tra il 1679 e il 1682, nei primi anni del suo incarico come organista e maestro di cappella di Westminster Abbey.

Non ricordarti, Signore, delle nostre colpe,
non (ricordarti) delle colpe dei nostri avi;
e non vendicarti nemmeno dei nostri peccati,
ma risparmiaci, o buon Signore.
Risparmia il tuo popolo, che tu stesso hai redento
con il tuo preziosissimo sangue,
e non essere adirato con noi per sempre.
Risparmiaci, o buon Signore

GRAZIELLA LUTTATI

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