25 Gennaio 2024
Cumiana. Gli eventi per il Giorno della Memoria
A Cumiana in occasione del Giorno della Memoria 2024 sono in programma diverse iniziative rivolte alle scuole (26 e 20 gennaio) e alla cittadinanza (27 gennaio).
Per il Giorno della memoria 2024, l’ANPI di Cumiana organizza alcuni eventi.
Incontro con le classi
Venerdì 26 gennaio, incontro con le classi quinta della scuola elementare Pieve e capoluogo. Drammatizzazione, a cura di
- 3D teatro Cumiana
- ANPI Cumiana
- Le ragazze del Treno della Memoria
del libro dal titolo “La casa che guarda il cielo”.
La casa di Anna Frank
In questo romanzo l’autrice, Lorenza Farina, narra la vita nella casa di Amsterdam, in cui Anna Frank e i suoi familiari trovarono rifugio, con le sue umide e scalcinate pareti. Attraverso una narrazione intrisa di malinconia ma anche di speranza, l’autrice mette in luce la poetica ammirazione di Anna per la natura e la sua fiducia incrollabile nello splendore del cielo, fonti di consolazione e di speranza.
Proiezione in municipio
Sabato 27 gennaio ore 20:30 in Sala Vaudagna, nel palazzo comunale di Cumiana, proiezione del film “Anna Frank e il diario segreto”, a cura di
- Comune di Cumiana
- biblioteca
- ANPI
- Le ragazze del treno della memoria
Kitty e Anna
Il film segue la storia di Kitty, con la quale Anna Frank conversa nel suo Diario, che prende magicamente vita nella Amsterdam dei nostri giorni. Armata del prezioso Diario e aiutata dal suo amico Peter, che gestisce un centro di accoglienza segreto per rifugiati clandestini, Kitty segue le tracce di Anna. Sconcertata da un mondo lacerato e dalle ingiustizie sopportate dai bambini rifugiati, Kitty decide di realizzare l’intento di Anna e, grazie alla sua onestà e al suo senso morale, lancia un messaggio di speranza e di generosità indirizzato alle generazioni future.
Laboratorio con la scuola
Martedì 30 gennaio incontro con le classi terza della scuola secondaria di primo grado: laboratorio sulle pietre d’inciampo a cura di ANPI Cumiana e Museo diffuso della resistenza di Torino. Le pietre d’inciampo sono dei piccoli blocchi quadrati di pietra ricoperti di ottone. Queste vengono poste da Gunter Demnig davanti alla porta delle case nelle quali vivevano le persone poi deportate nei campi di sterminio.
GRAZIELLA LUTTATI
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