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Salute  

#covid19. L'Asilo dei Vecchi di fronte alla seconda ondata del coronavirus

#covid19. L'Asilo dei Vecchi di fronte alla seconda ondata del coronavirus

Dopo un’estate in cui il coronavirus ha un po’ allentato la presa, dando alle strutture residenziali per anziani la possibilità di riprendere una vita quasi normale riaprendo, anche se solo parzialmente e all’esterno, le visite tra ospiti e parenti, l’autunno ha portato al nuovo lockdown che sulle strutture residenziali, già provate dalla prima ondata, è risultato ancora più pesante.

L’Asilo di San Germano Chisone – come le altre strutture della Diaconia Valdese, e tutte le strutture per anziani presenti nelle zone dell’emergenza sanitaria – è di nuovo impegnato nella durissima battaglia al Covid-19. Malgrado l’esperienza maturata, la formazione effettuata, la disponibilità di procedure e dispositivi di protezione, il virus è riuscito ad insinuarsi nella struttura colpendo numerosi ospiti e operatori (che si sta procedendo a sostituire).

L’Asilo dei Vecchi

La situazione attuale è complessa e difficile ma sotto controllo: ci sono ospiti positivi sia ai tamponi rapidi che ai molecolari ed altri positivi ai rapidi per i quali si attende ancora la conferma dei molecolari. Da subito, sono stati attivati i protocolli anti-Covid e il 4 novembre la Commissione di Vigilanza ha espresso parere positivo in merito all’operato all’interno della struttura. Inoltre, come per tutte le RSA, ogni 15 giorni è previsto un monitoraggio attraverso tamponi per ospiti e dipendenti. In questo momento così complesso, dove le energie sono concentrate a garantire assistenza a sicurezza agli ospiti e al personale coinvolto, consapevoli dell’ansia generata da questa situazione, si sta comunque cercando di garantire la massima comunicazione con le famiglie degli ospiti.

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