12 Novembre 2020
#covid19. L’Area Sanitaria V Padiglione Torino Esposizioni si farà!
![#covid19. L’Area Sanitaria V Padiglione Torino Esposizioni si farà!](https://www.vitadiocesanapinerolese.it/wp-content/uploads/2024/03/toexpo_interno.jpeg)
Possono procedere i lavori di allestimento delle 55 tensostrutture messe a disposizione dalla Croce Rossa, dalla Provincia autonoma di Trento e dalla Regione Piemonte attraverso la Protezione civile e la Maxiemergenza 118 in vista della realizzazione della nuova area sanitaria dedicata ai pazienti Covid a bassa intensità al Padiglione V presso l’area ex Torino Esposizioni. In particolare, possono procedere le prime operazioni di montaggio del Field Hospital, EMT 2 (Emergency medical team) di proprietà della Maxiemergenza regionale, struttura unica in Italia e tra le sole 4 presenti in Europa. Da qualcuno, infatti, erano state sollevate delle perplessità sulla sicurezza dell’area, citando uno studio commissionato dal Politecnico torinese, ma l’autore dello studio stesso ha chiarito l’assenza di criticità dell’area, la stabilità del padiglione e una buona sicurezza sismica e idrogeologica.
Il V Padiglione, messo a disposizione dal Comune di Torino, su richiesta dell’Unità di crisi della Regione Piemonte e con la collaborazione della Prefettura di Torino, accoglierà 458 posti letto che saranno gestiti in forma integrata dalla AOU Città della Salute di Torino e dall’Asl Città di Torino. La fine dei lavori è prevista intorno al 20 di novembre.
«I lavori possono procedere secondo il cronoprogramma – sottolineano il commissario generale dell’Unità di Crisi Vincenzo Coccolo e l’assessore alla Protezione civile della Regione Piemonte Marco Gabusi – grazie all’impegno di tutte le squadre coinvolte e alla collaborazione degli Enti di riferimento. A differenza dei posti letto per pazienti a media e alta intensità che avevamo allestito alle OGR, e ora stabilmente trasferiti all’Oftalmico di Torino, questa nuova struttura è destinata ad accogliere pazienti a bassa intensità di cura al fine di liberare posti e di ridurre la pressione sugli ospedali. Abbiamo scelto con attenzione l’area valutandone la risposta alle esigenze sia sanitarie sia di sicurezza».
LASCIA UN COMMENTO
Il tuo indirizzo email non sarà pubblicato. Visualizza l'informativa privacy. I campi obbligatori sono contrassegnati *