31 Ottobre 2020
Covid19. In Piemonte tamponi rapidi ogni 15 giorni per ospiti e dipendenti RSA

Tampone rapido a scadenza quindicinale fino al 1° marzo 2021 per gli ospiti ed i dipendenti delle Rsa e residenze per anziani. Questo prevede il piano di controllo e monitoraggio predisposto dalla Regione Piemonte ed illustrato dal presidente Alberto Cirio e dagli assessori alle Politiche sociali Chiara Caucino e alla Sanità Luigi Genesio Icardi. Lo stesso procedimento viene utilizzato a cadenza mensile nelle strutture riservate a minori, disabili, malati psichiatrici e affetti da dipendenze. Si tratta di tamponi naso-faringei del tipo che si autoprocessa, e a occuparsene sarà il personale di ciascun ente. In 15 minuti consentono di avere il risultato, che è certo nel caso di esito negativo mentre richiede un tampone molecolare di verifica se l’esito è positivo. Il cronoprogramma comprende 700mila tamponi rapidi nelle Rsa e residenze anziani con uno screening ogni 15 giorni (la prima partita da 70mila è stata consegnata il 26 ottobre, le altre sempre da 70mila lo saranno il 9 novembre, 23 novembre, 7 dicembre, 21 dicembre, 4 gennaio, 18 gennaio, 1° febbraio, 15 febbraio, 1° marzo); 15mila nelle residenze per disabili, 12.500 nelle residenze per minori, 20mila nelle residenze psichiatriche, 5mila nelle residenze per persone affette da dipendenza.
Nel mese di settembre – è stato evidenziato – sono stati effettuati nelle Rsa e nelle Ra del Piemonte 55.000 tamponi molecolari, ad ottobre 82.000. Nell’ultima settimana ne sono stati fatti 25,000, 12mila agli ospiti e 13mila al personale. È stato trovato positivo il 3% del personale e il 5,5% degli ospiti, contro un dato medio che fra marzo e aprile era invece del 28%.
Il presidente Cirio ha voluto chiarire che «questa attività di controllo preventivo si aggiunge e non sostituisce quella in carico alle aziende sanitarie, che prosegue normalmente, perché ci interessa tutelare le strutture che ospitano le persone più fragili. Le residenze per anziani saranno testate ogni quindici giorni, le comunità protette una volta al mese, perché gli studi dicono che il rischio per gli anziani è doppio rispetto alle altre realtà. Il Piemonte – ha aggiunto – non ha aspettato il Governo e ha comprato in estete 2,4 milioni di test rapidi, 1 milione dei quali già nella disponibilità del Dirmei e delle aziende sanitarie».
Un forte apprezzamento per l’attività svolta insieme è arrivato dalle associazioni delle residenze (Confindustria Sanità, Api Torino, Anaste Piemonte, ANSDIPP Piemonte, UNEBA Piemonte, Lega coop Piemonte, AGCI Piemonte, Confcooperative, AGESPI, ARIA), che hanno evidenziato come per la prima volta la Regione li abbia resi coprotagonisti delle scelte effettuate, anziché subire provvedimenti senza essere consultati come avveniva negli anni scorsi.
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