24 Marzo 2013
L'arte di costruire insieme una comunità

San Pietro Val Lemina. Intervista al parroco don Luigi Castagno, tra ristrutturazioni e pastorale

«Qui mi trovo molto bene, sono tutti accoglienti e collaborativi». Esordisce così don Luigi Castagno, classe 1938, nativo di Bagnolo Piemonte, dal 2008 anni alla guida della parrocchia Santi Pietro e Paolo a San Pietro Val Lemina. In precedenza don Castagno è stato per ventidue anni a San Maurizio e per sei a Pragelato. In parrocchia ha anche due preziosi collaboratori: il diacono Giuseppe Cimminelli (per quanto gli è consentito dal suo lavoro; in particolare, amministra il Battesimo e ne cura gli incontri di preparazione nelle famiglie) e Irene Vencato, suora giuseppina (che, oltre alla catechesi, segue i piccoli ministranti).
Andiamo per ambiti: la catechesi.
Oltre alle tradizionali attività di catechismo, abbiamo proposto un cammino, legato all’Anno della Fede, che è stato ben accettato. Si tratta, da un lato, della partecipazione alla messa festiva come famiglia unita, genitori e figli (e molti hanno aderito); dall’altro, della proposta di una catechesi in famiglia sul tema “I dieci comandamenti” (cui ne seguirà una sul Credo), con la consegna di un piccolo sussidio domenicale (estratto dai testi di Valerio Bocci) che ogni famiglia è invitata a leggere a casa propria. Inoltre, organizziamo un incontro mensile genitori/figli attorno all’Eucaristia (un’ora di adorazione, il secondo venerdì del mese): lo scopo è quello di insegnare a pregare, offrendo piccoli suggerimenti per pregare personalmente lungo la giornata con brevi dialoghi con Dio, come nella tradizione cristiana. Queste invocazioni/giaculatorie vengono riproposte in ogni adorazione (in modo da poter essere memorizzate), accompagnate da un tempo di risonanza con interventi spontanei da parte di genitori e ragazzi. La frequenza di partecipazione è molto elevata (molte mamme, ma anche diversi papà).
E il dopo-Cresima, cruccio di molte comunità parrocchiali?
Tra gli ultimi cresimati (del 2011), una buona parte è costante agli incontri; si radunano tutti i giovedì sera e seguono un programma di formazione all’animazione, guidati da un giovane della parrocchia di Bricherasio (Massimiliano Boero, n.d.r.), insieme a Chiara Ricca e a Ilenia, attraverso discussioni, cartelloni, giochi… L’oratorio è solo d’estate, non siamo una parrocchia strutturata, come altre. Io invito quei cresimati che ne hanno le doti ad affiancarsi ai catechisti, per imparare e, un domani, poter subentrare a loro; posso affermare che hanno già compiuto un buon cammino. Conta l’apprendistato, l’affiancarsi (ruolo che era svolto, in passato, dalla famiglia), non tanti discorsi e incontri cattedratici! Non riusciamo molto a coinvolgerli nelle attività della Pastorale Giovanile diocesana, anche se alcuni di loro hanno partecipato a qualche iniziativa; del resto, è difficile creare l’abitudine alla frequenza.
Altro nodo tipico, i rapporti con l’amministrazione comunale e con le associazioni.
I rapporti sono ottimali: basti pensare che, per il riscaldamento nuovo, hanno contribuito, insieme a numerosi parrocchiani, tutte le associazioni (Comune, Pro Loco, Alpini, Avis, Coltivatori Diretti, Amici di San Grato…), così come le comunità di Costagrande, di San Grato e di San Giovanni. A proposito di lavori: ci sarebbe da rifare il tetto della canonica (è molto ripido, quindi soggetto a scivolamento dei coppi) e da sistemare l’oratorio (con l’adeguamento dei servizi igienici). La chiesa è stata restaurata fuori e dentro; resta ancora molto da fare (la parte interna alta della volta…), però mancano i finanziamenti.
Insomma, tutto sommato lei si trova molto bene a San Pietro Val Lemina.
Ritengo che occorra stabilire un bel rapporto con la comunità locale e poi si può proporre cammini cristiani anche impegnativi. Come prima iniziativa, abbiamo scelto di puntare sul senso della famiglia e sull’adorazione eucaristica (la partecipazione è promettente). Bisogna che impariamo insieme a valorizzare la preghiera. Anche la comunità di Costagrande, dove celebro la messa domenicale, è molto unita e autonoma (come attività e iniziative); anche qui abbiamo l’adorazione eucaristica una volta al mese. Quella di San Pietro Val Lemina è una bella comunità, che risponde con generosità alle iniziative. Abbiamo gli stessi problemi delle altre parrocchie, ma il clima è molto buono, caratterizzato da cordialità e fraternità. È una comunità molto ben avviata, alla quale io mi sono affezionato molto. Sinceramente mi trovo bene con loro.
Vincenzo Parisi
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