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Conferenza per lo sviluppo del territorio del pinerolese, tra speranze, progetti e perplessità

Conferenza per lo sviluppo del territorio del pinerolese, tra speranze, progetti e perplessità

Poche donne, nessun giovane, molte domande Trovare nuove forze ed idee per rilanciare il Pinerolese: questo il contenuto in estrema sintesi della conferenza che si è tenuta venerdì 2 marzo presso l’auditorium Barralis; una grande partecipazione di autorità è stata la principale componente della manifestazione, durante la quale molti dei presenti hanno contribuito a sostenere uno sviluppo futuro del nostro territorio. L’evento ha visto la partecipazione del sindaco Buttiero, dell’assessore alla regione Claudia Porchietto e dell’assessore alla provincia di Torino Ida Vana, i cui interventi sono stati completati dalla parola di rappresentanti di molte altre realtà della zona, dai presidenti delle CNA ad industriali locali.
Pinerolo come terra dell’eccellenza e della sperimentazione, come laboratorio per nuove idee e metodologie atte ad affrontare gli attuali problemi: questi alcuni dei capisaldi del posto secondo il parere del sindaco: il Comune è tra i primi ad avere uno sportello unico e ad avere voluto implementare un sistema di gestione online di molte componenti burocratiche, venendo incontro alle esigenze della modernità. Ora si tratta di fare luce sui punti dove sia possibile migliorarsi, come ad esempio il riutilizzo di aree dismesse, che vanno inventariate e controllate, ma pure lo spaziare su reti territoriali, andando oltre a critiche e difficoltà. Sicurezza e servizi sono all’eccellenza, mentre potrebbe essere notevolmente migliorata la rete scolastica, od altresì perseguire l’ambizione di unire interesse pubblico e privato per uno sviluppo a 360 gradi. “Quello che si deciderà di creare – ha spiegato il sindaco Buttiero – è un tavolo tecnico permanente formato da diversi esperti in molteplici settori, per riuscire a realizzare delle nuove soluzioni, raccogliendo idee e suggerimenti necessari per un rilancio in grado di riportare ad alte vette il territorio, mediante trovate logiche e funzionali”. Vi è poi l’importanza dei finanziamenti, che secondo i partecipanti dovrebbero arrivare dalle grandi banche, evitando di scartare la possibile opzione di creare una banca di credito cooperativo del territorio, con l’aiuto di attività ed imprese locali. Infine i rappresentanti di diverse categorie, in special modo quelle concernenti agricoltura e commercio, hanno fatto particolare leva sulla valorizzazione turistica dei nostri beni storici, che potrebbero essere inseriti in circuiti di più esteso livello regionale, correndo ai ripari dalla progressiva desertificazione del centro storico e della zona dei portici. Chissà dunque, se ad un secondo incontro, già promesso, saranno state trovate delle soluzioni ottimali ed efficienti per far sì che Pinerolo possa diventare un vero e proprio luogo accentratore di attenzione sia per chi risiede a Torino che per chiunque vi giunga da fuori: noi ovviamente speriamo di sì, le nostre risorse sono importanti e non si meritano nulla di meno.

Roberto Toia

Considerazioni al margine

Poche donne e quasi nessun giovane alla prima “Conferenza per lo sviluppo del territorio del pinerolese”. L’iniziativa convocata dal sindaco di Pinerolo Eugenio Buttiero ha comunque riempito l’auditorium Baralis e offerto qualche spunto. Almeno per partire. Di questo lo stesso sindaco si è mostrato consapevole quando, nell’intervento conclusivo, ha riconosciuto la necessità di un secondo appuntamento: «perché abbiamo bisogno di coinvolgere ancora altri soggetti, tutti quelli che non sono stati coinvolti oggi per necessità di tempo e di spazio». E il volo basso è stato mantenuto anche nella quantificazione degli obiettivi. «Lavorando seriamente a questo progetto – ha detto Buttiero – ci auguriamo di arrivare tra una anno e dire “noi il lavoro l’abbiamo fatto e siamo riusciti a portare due o tre soluzioni”. Non cento perché è impossibile. Ma due o tre soluzioni percorribili».
Ha apprezzato questo approccio, pur con qualche riserva, Enrico Delmirani, assessore alle politiche sociali di Luserna San Giovanni: «Ottima l’idea, interessantissima platea, buono l’intervento del sindaco di Pinerolo, che è stato molto propositivo. Occorre però fare attenzione alla costituzione dei tavoli perché mi chiedo chi possano essere questi “saggi” che poi dovranno dare le indicazioni operative».
Soddisfatto invece il sindaco di Usseaux, Elvio Rostagno, che ha commentato la conferenza ribadendo la necessità di crescere come territorio: «Questa mattina è emerso chiaramente che i particolarismi devono finire. In questo dobbiamo crescere perché siamo assolutamente immaturi. Gli amministratori faticano ancora a capire che solo mettendosi insieme si farà qualcosa». Circa la preoccupante assenza dei giovani – forse anche perché non invitati! – ha dichiarato: «Noi abbiamo le classiche modalità per incontrarci ed affrontare gli argomenti che sono il convegno, la conferenza… strumenti non più attuali per il mondo dei giovani. Per incontrare i giovani occorre trovare canali diversi e alternativi. Alla conferenza vanno quelli che conoscono già il problema. Occorre che qualcuno si inventi qualcosa per contattarli. Forse si potrebbe fare con facebook».
Ora il bandolo della matassa torna in mano agli amministratori e, in particolare, a quelli del comune di Pinerolo che si propone come capofila per un ampio progetto di sviluppo. Certo, restano aperti alcuni interrogativi: era proprio opportuno, ad esempio, scegliere come moderatore della conferenza Pier Giovanni Trossero, direttore e amministratore delegato dell’Eco del Chisone, nonché presidente della Cooperativa che lo edita (già lui da solo occupa tre posti di lavoro!).
E ancora: quale spazio di reale protagonismo ci sarà per le donne e per i giovani ?
Si riusciranno a mettere da parte interessi personali e di partito a favore di un progetto comune?
Alla prima domanda rispondiamo “no”.
Alla seconda vorremmo poter rispondere: molto.
Per rispondere alla terza attendiamo scelte concrete e coraggiose.

P.R.

La platea del Baralis

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