Anche di vescovo di Pinerolo, Pier Giorgio Debernardi, ha voluto unirsi agli alpini che sabato 1 giugno, da quaranta comuni, si sono messi in marcia per festeggiare nel modo più bello i novant’anni della fondazione della sezione A.N.A. (Associazione Nazionale Alpini) di Pinerolo.

Lo abbiamo incontrato a Villar Perosa, cappello con penna nera e zaino in spalla, e lo abbiamo fotografato insieme a tanti alpini di ogni età che, insieme alle loro famiglie, hanno voluto rendere omaggio a questo corpo, da sempre nel cuore della gente.
La marcia dei vari gruppi si è poi data appuntamento nel pomeriggio a Pinerolo, prima in piazza III Alpini per rendere onore a tutti i caduti, poi in piazza Fontana per l’atteso “carosello” della banda A.N.A. di Pinerolo. Infine, per coronare degnamente una giornata memorabile, cena per tutti nello storico e monumentale maneggio coperto della Caprilli.
Era notte fonda quando ancora si potevano udire le struggenti e malinconiche note di uno tra i più belli dei canti alpini: «Il bersagliere ha cento penne, ma l’alpin ne ha una sola, un po’ più lunga, un po’ più mora, sol l’alpin la può portar…».

Massimo Damiano