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Urbanistica a Pinerolo: botta e risposta

Urbanistica a Pinerolo: botta e risposta

Il gruppo consigliare Progetto per Pinerolo ha sollevato due questioni “spinose”

Il gruppo di opposizione “Progetto per Pinerolo” ha recentemente sollevato in Consiglio Comunale due questioni importanti, legate alla pianificazione urbanistica della città di Pinerolo. La prima riguarda il centro storico, nella fattispecie via Vescovado. I consiglieri di Progetto per Pinerolo scrivono quanto segue: «Il Comune di Pinerolo, con i soldi dei cittadini, ha pensato bene di perseguire il nobile scopo di rendere disponibili alloggi per le persone in difficoltà ristrutturando un fabbricato concesso da un ente no profit privato al costo di 3.120 euro/mq di superficie abitativa. Tutti sanno che a Pinerolo, di questi tempi, quel prezzo non lo si paga neanche per acquistare il migliore attico sul mercato cittadino. I nostri, invece, oltre a spendere questa bella cifra di danaro pubblico (862.000 euro della Regione e 675.000 euro del Comune) per sistemare gli alloggi hanno deciso che si faranno carico per 30 anni anche dei costi di manutenzione straordinaria ed assicurazione, oltre a ripianare le eventuali perdite del bilancio annuale del gestore in caso di difficoltà ad incassare gli affitti (facile da prevedere, di questi tempi…). Con gli stessi quattrini pubblici sarebbe stato possibile acquistare e concedere in affitto agevolato ben 18 alloggi di pari livello. Con la differenza che alla fine sarebbero stati di proprietà dei cittadini di Pinerolo. Il danno per la collettività è facilmente stimabile in circa 1.570.000 euro». Il sindaco Eugenio Buttiero commenta: «Credo si tratti di una opportunità che il Comune non può e non deve perdere. Grazie alla collaborazione con la Società di Mutuo Soccorso, alla qualità del progetto iniziale e alla firma del protocollo di intesa del dicembre 2012 con la Regione e la Società di Mutuo Soccorso, Pinerolo ha avuto accesso a oltre un milione di finanziamenti regionali che, in un periodo di difficoltà come quello attuale, dobbiamo saper valorizzare al meglio. Potremo avere ben 11 alloggi per famiglie in difficoltà, con particolare riferimento a donne sole, donne con bambini, anziani e diversamente abili. Abbiamo già ottenuto anticipazioni da parte della Regione per la progettazione e l’avvio dei lavori. È un intervento di grande attenzione in un periodo di crisi economica che sta mettendo in difficoltà moltissime famiglie. Il nostro compito, ora, è di tradurre in concretezza il progetto, con senso di responsabilità. Abbiamo dei doveri rispetto ai pinerolesi che si trovano temporaneamente senza casa e il progetto del social housing è una risposta concreta. Grazie all’accordo con la Società di Mutuo Soccorso possiamo usufruire di un’opportunità unica per avere 11 alloggi in pieno centro, recuperare e salvaguardare un edificio nel centro storico e offrire un respiro importante alle famiglie pinerolesi». Circa la questione dei costi economici dell’operazione, Buttiero afferma che, tolti «1.051.397 euro (importo finanziato dalla Regione, il ribasso in questo tipo di protocollo d’intesa non viene restituito), restano a carico del Comune complessivi 4.603 euro. Ritengo 4.063 euro una somma così irrilevante per tale intervento da poter definire l’intervento a costo zero per il Comune. Da questi conteggi reali, che possono avere irrilevanti margini di errore, si possono mettere da parte equivoci e strumentalizzazioni su un progetto così importante. Bisogna partire dai dati corretti, dal contesto legislativo in cui dobbiamo operare e dai vincoli imposti dalla Regione per poter fare valutazioni reali, tutto il resto è un esercizio di fantasia poco utile per dare risposte alle emergenze abitative che dobbiamo affrontare quotidianamente». Una seconda questione riguarda il voto in Consiglio Comunale sull’area industriale della PMT Italia. Progetto per Pinerolo informa che «durante la seduta del 5 giugno 2013 il Consiglio Comunale ha deciso di accogliere la proposta della PMT Italia di trasformare una larga parte del sito industriale di via Martiri del XXI in una zona residenziale e commerciale. Abbiamo più volte detto che non apprezziamo questo modo di fare urbanistica e non condividiamo il modo in cui l’amministrazione comunale subisce le scelte altrui, non riuscendo a progettare il futuro della nostra città con una visione illuminata ed aperta. Le cubature residenziali della PMT (circa 400 nuovi abitanti) saranno del tutto aggiuntive rispetto a quelle già abnormi previste dal Piano Regolatore. Pinerolo, inoltre, non ha alcun bisogno di ulteriore edilizia residenziale (abbiamo un’offerta sovrabbondante ed un mercato fermo), ma avrebbe, al contrario, necessità di spazi di insediamento qualificato ed avanzato per aziende, visto che l’area della Porporata è satura. Durante il Consiglio Comunale il nostro pensiero principale è stato comunque quello di tutelare le vere vittime di questa vicenda, e cioè gli addetti della PMT, che rischiano del loro trovandosi di fatto ad essere un elemento di “scambio”. Abbiamo chiesto invano che la convenzione fra Comune e PMT prevedesse almeno un impegno scritto e formale da parte dell’azienda alla salvaguardia dell’attuale occupazione. Il sindaco ci ha detto che ci dobbiamo fidare dell’azienda». 

Vincenzo Parisi

Pinerolo
L’ingresso dell’edificio in via Vescovado 20 a Pinerolo, destinato ad ospitare alloggi per persone in difficoltà

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