Quasi da guinness dei primati i sindaci di 70 comuni tutti riuniti per siglare una convenzione. Infatti è la prima volta nella provincia di Torino che così tanti “primi cittadini” sottoscrivono un accordo con firma digitale. La convenzione in questione? Quella riguardante la distribuzione del gas naturale nell’ambito territoriale Torino 3: in questa convenzione Pinerolo diverrebbe la stazione appaltante nonché comune capofila. Tutti i dati tecnici sono stati ampiamente spiegati nell’incontro di giovedì 25 luglio presso la sede della comunità montana di Pinerolo, dove sono convenuti i sindaci di To3. Presenti come relatori il sindaco di Pinerolo Eugenio Buttiero e l’assessore all’ambiente per la provincia di Torino Roberto Ronco. Dopo essersi profuso in ringraziamenti Buttiero ha affermato che si ritiene «soddisfatto per la validità del gruppo di lavoro e perché in pochi incontri si è riusciti a fare lo “start up” di questa convenzione che aiuterà a preservare il nostro territorio dall’egocentrismo torinese. C’è bisogno di lavorare insieme perché i servizi stanno decrescendo. Infatti se vogliamo che il nostro territorio sia protagonista dobbiamo impegnarci tutti».
Dopo l’intervento del primo cittadino pinerolese, l’assessore Ronco ha speso poche parole per la questione del gas liquidandola con una sottolineatura sul superare le logiche di campanile e sull’essere esempio di civismo. Si è invece soffermato su altre questioni che evidentemente gli stanno più a cuore. «La distribuzione del gas – ha spiegato l’assessore provinciale – è poca cosa rispetto alle partite che dobbiamo giocare su altri ambiti come quella sui rifiuti: l’eccellenza dell’ACEA va certamente preservata ma è anche il momento di pensare a delle riforme. Bisogna fare passi in avanti per efficientare dove possibile, senza dimenticare che c’è un “fratello maggiore” a fare da garante che è la Provincia di Torino». Pare che l’assessore torinese si sia momentaneamente distratto visto che si parla ormai da parecchio di chiudere le province e, in virtù del “Decreto del fare” portato avanti dal governo Letta, dovrebbero essere rispedite a casa finito questo mandato. Ronco ha proseguito segnalando come la rappresentazione dei comuni non capofila in queste convenzioni e in questi consorzi sia inadeguata, offrendo un simpatico siparietto con Buttiero. L’assessore all’ambiente infatti ha aperto questa spinosa questione con la battuta: «Ora vi dico una cosa che il sindaco di Pinerolo non senta…». Ovviamente il nostro primo cittadino non ha potuto fare a meno d’inarcare un sopracciglio assumendo un’espressione interrogativa. «I comuni non capofila hanno delle forme di rappresentanza non sufficienti in questi consorzi. È necessario che oltre al sindaco di Pinerolo ci siano almeno altri otto sindaci presi dai vari sotto ambiti di To3. In tutto questo è necessario che la provincia sia presente come detentrice del 50% del consorzio: in questo modo si eviterebbe il braccio di ferro tra le forze territoriali». Ha provveduto il sindaco di Perosa Argentina, Renzo Furlan, a riportare alla realtà l’assessore, ricordandogli a quale destino sono consegnate le Province e aggiungendo che «quando il territorio pinerolese è confluito in realtà più grandi è sempre stato penalizzato e ha sempre subito tagli». Ronco, dal canto suo, non ha risposto alla provocazione.
A conclusione dell’incontro l’invito di Buttiero ai sindaci dei quattro sotto ambiti in cui è diviso To3 a scegliere tre persone che li rappresentino nel gruppo di lavoro che seguirà tutta la vicenda fino all’avviamento effettivo dell’appalto nell’agosto 2014.