Il corpo degli alpini nasce il 15 ottobre 1872 quando il Regno d’Italia, sorto da poco, è costretto ad affrontare il problema della difesa dei confini montani, situati lungo l’arco alpino, da sempre luoghi aspri e impervi.  Per commemorare il cinquantesimo anno di vita del glorioso corpo, l’avvocato pinerolese Emanuele Cerutti, già nel 1922 inizia ad adoperarsi per fondare la sezione pinerolese dell’Ana (Associazione Nazionale Alpini) e il suo lavoro si concretizza il 3 aprile 1923.

«Esattamente a cento anni dalla sua fondazione – spiega a Vita Diocesana Pinerolese Stefano Drago, presidente della Sezione pinerolese dell’Anmig (Associazione nazionale mutilati e invalidi di guerra) – la sezione dell’Ana di Pinerolo raggruppa 45 gruppi di alpini, sparsi nei comuni della valle, e vanta più di 4000 tesserati. Alcuni di loro rappresentano un’autentica memoria storica della Resistenza, dei partigiani del territorio».

Ai momenti celebrativi del 3 aprile, che inizieranno alle ore 17 con l’inaugurazione del banner murario in Via Assietta 27 presenzierà, oltre ai rappresentanti istituzionali cittadini, anche la staffetta partigiana Maria Airaudo, classe 1924, una delle ultime partigiane sopravvissute alla seconda guerra mondiale. Maria Airaudo, presidente della sezione Anmig di Torre Pellice, racconta Drago, «durante tutta la sua vita è stata sempre molto attiva nelle scuole e nei comuni per fare comprendere il valore della tenacia, della responsabilità, del coraggio, della libertà e dei sacrifici che sono costati a tanti uomini e a tante donne per raggiungerla».

Alle 18 ci si sposta in Corso Torino, attraversando i portici della città, per la posa della targa del centenario dell’Ana che vedrà, tra gli altri, la collaborazione dell’Associazione degli Amici del monumento mai più guerra, opera realizzata a Pinerolo in Via san Donato, su progettazione di Drago, il cui fine è mantenere e alimentare il ricordo di coloro che hanno molto sofferto e combattuto nelle due grandi Guerre Mondiali.

«Il banner murario che sarà realizzato a Pinerolo – conclude Drago – sarà replicato a Carbonia, in Sardegna, in occasione delle celebrazioni dell’Ana che avverranno nella cittadina sarda entro fine anno». Una sorta, dunque, di gemellaggio tra alpini del territorio piemontese e quello sardo.

Cristina Castagnola