Il Decreto Legislativo n. 155 del 7/09/12 di revisione delle circoscrizioni giudiziarie ha dato attuazione alla delega al Governo attribuita dalla Legge per la stabilizzazione finanziaria n. 148/2011 prevedendo la soppressione di 31 Tribunali, 31 Procure, 220 sezioni distaccate di Tribunale e 667 Uffici del Giudice di Pace. Tra questi vi sono anche il Tribunale e la Procura della Repubblica di Pinerolo che, come noto, rappresentano il quarto ufficio giudiziario del Piemonte per popolazione.
Questa scelta è apparsa subito in contrasto con i principi direttivi della legge delega n. 148/2011 ed in particolare con l’art. 1 comma 2 lettera b) che prevede “la necessità di razionalizzare il servizio giustizia nelle grandi aree metropolitane”; e con la lettera e) che indica come “prioritaria linea di intervento il riequilibrio delle attuali competenze territoriali, demografiche e funzionali tra uffici limitrofi della stessa area provinciale caratterizzati da rilevante differenza di dimensioni”. Proprio alla luce di questi principi, tutti gli organi consultivi che si sono pronunciati nel merito – le Commissioni Giustizia di Camera e Senato, l’Organismo Unitario dell’Avvocatura, la Procura Generale presso la Corte d’Appello, la Procura della Repubblica di Torino, il Consiglio Giudiziario della Corte d’Appello di Torino – hanno espresso parere negativo alla soppressione del Tribunale di Pinerolo; nella stessa Relazione Ministeriale al D. lgvo. 155/2012 si indica la necessità di impedire accorpamenti di tribunali sub provinciali alle cinque grandi aree metropolitane (Roma, Napoli, Milano, Torino, Palermo).
Le strade intraprese per salvare il Tribunale sono state quella giudiziaria e quella politica. Il Tribunale di Pinerolo, infatti, è stato il primo a sollevare la questione di illegittimità costituzionale sulle disposizioni della Legge Delega n. 148/2011 e del D. Lvo n. 155/2012. Da più parti si è chiesto all’Esecutivo ed al Parlamento il differimento dell’entrata in vigore della riforma prevista per il 13 settembre 2013 sostenendo che il trasferimento dei magistrati, del personale amministrativo, lo spostamento dei fascicoli creeranno gravi disagi per l’utente ed incideranno sui tempi della giustizia soprattutto in assenza di sufficienti spazi negli edifici giudiziari.
Recentemente il Ministro della Giustizia, Anna Maria Cancellieri, ha prospettato la possibilità di trasformare il Tribunale di Pinerolo in sede distaccata del Tribunale di Torino. Si tratta di una proposta che comporterebbe il mantenimento a Pinerolo di competenze estremamente limitate (civile monocratico, dibattimento penale monocratico, Giudice tutelare, esecuzioni mobiliari) con trasferimento di tutte le altre (Procura della Repubblica, Gip, Gup, Collegio penale e civile, famiglia, lavoro, fallimenti, esecuzioni immobiliari) alla sede centrale del Tribunale di Torino e che appare in controtendenza con la scelta di abolire tutte le altre sezioni distaccate.
Restiamo in attesa della decisione della Consulta in quanto il 2 luglio sarà discussa la questione di legittimità della Legge Delega n. 148/11 e del D. lvo n. 155/2012 sollevata dal Tribunale di Pinerolo.
Cristina Bassignana