Skip to Main Content

Città  

Social housing: al via i lavori in via vescovado

Social housing: al via i lavori in via vescovado

2 febbraio 2015

Pinerolo. Tra 18 mesi saranno pronti 11 alloggi per tamponare la sempre più incalzante emergenza abitativa

Venerdì 16 gennaio sono stati ufficialmente avviati i lavori di ristrutturazione della palazzina di via Vescovado 20 a Pinerolo, all’interno della quale è prevista la realizzazione di undici alloggi di “Social housing”.
Nella normativa europea questi ultimi sono definiti come «alloggi con forte connotazione sociale, per coloro che non riescono a soddisfare il proprio bisogno abitativo sul mercato per ragioni economiche o per assenza di un’offerta adeguata».
L’esempio pinerolese rappresenta uno dei pochi casi pilota in quest’ambito, nati sulla scia del Programma Casa “10.000 alloggi entro il 2012” pubblicato nel 2007 dalla regione Piemonte. Il progetto di Pinerolo è stato candidato dal comune in sinergia con la Società di Mutuo Soccorso, proprietaria dell’immobile, che ha concesso l’edificio in comodato gratuito trentennale al comune per l’attuazione dell’iniziativa. Quest’ultima è stata approvata dalla Regione che ha deliberato un contributo pari a poco più di un milione di euro per la fase attuativa (circa il 70% dei costi totali); il comune di Pinerolo si è impegnato ad aggiungere i 448.602,508 euro necessari alla completa realizzazione dei lavori (comprensivi di progettazione, IVA e oneri sulla sicurezza).
Nel 2012 un apposito Protocollo d’intesa ha sancito la collaborazione tra regione, comune e società di mutuo soccorso.
Le procedure espletate nel corso del 2014 per l’assegnazione dei lavori hanno portato all’aggiudicazione dell’opera da parte della ditta Viviani Impianti srl che ha offerto un ribasso d’asta pari al 27,99%.
Il sindaco Eugenio Buttiero, in occasione dell’avvio dei lavori, ha spiegato che gli alloggi avranno metrature variabili per un totale di 730 metri quadrati e due spazi comuni al piano interrato (lavanderia e sala incontri). I lavori hanno ricevuto l’autorizzazione della Soprintendenza per i beni architettonici e storico-artistici, trattandosi di un edificio con più di settant’anni che ospita affreschi originali, e saranno eseguiti secondo i dettami del Protocollo Itaca sintetico sotto il profilo dell’efficienza energetica e della normativa anti-sismica. Alcuni alloggi saranno resi accessibili anche per soggetti disabili. Si prevede che le opere vengano ultimate in 18 mesi.
Buttiero ha poi sottolineato l’importanza della realizzazione di questo progetto, avvenuta in sinergia tra comune, regione e Società del Mutuo Soccorso: «All’inizio del mio mandato le persone disagiate segnalate al comune di Pinerolo erano una sessantina; oggi sono più di 300. Attualmente il comune segue 15-20 famiglie in emergenza abitativa, con un costo annuo di circa 200.000 euro. Al di là delle strumentalizzazioni di cui questo progetto è stato vittima, la nostra iniziativa di social housing serve a dare risposte concrete ad un problema reale e urgente. Questi alloggi sono destinati alla locazione con un canone mensile variabile tra i 150 e i 300 euro in base al tipo di appartamento. Gli inquilini saranno soprattutto donne sole o con bambini e anziani».
Soddisfazione è stata espressa anche da Ermanno Sacchetto, presidente della Società di Mutuo soccorso di Pinerolo: «Molti anni fa, con grande lungimiranza, il direttivo del mutuo soccorso ha acquistato questo immobile da poter eventualmente vendere in futuro per garantire i servizi per i soci. Sono felice che si sia poi, invece, scelto di utilizzarlo per questo importante progetto. La Società si è proposta come gestore dell’immobile ristrutturato: la solidarietà sociale rappresenta il nostro passato ma anche il nostro futuro». Anche Sacchetto fa riferimento alle polemiche dei mesi scorsi: «La Società di Mutuo Soccorso e il comune meritano rispetto per la loro storia e la loro attività; nessuno si deve permettere di sfruttarlo per strumentalizzazioni su basi infondate».
Alla simbolica posa della prima pietra erano anche presenti Sebastiano Solano, presidente della Fondazione regionale Mutuo Soccorso e Giancarlo Gonella, presidente regionale di Legacoop; entrambi si sono complimentati con gli attori di questo progetto pilota e auspicano un positivo sviluppo del social housing e della collaborazione tra enti pubblici e soggetti privati per l’attuazione progetti di solidarietà sociale.
A rappresentare la regione Piemonte sono intervenuti Nino Boeti, vice presidente del Consiglio regionale, ed il neo consigliere pinerolese Elvio Rostagno. Quest’ultimo ha lanciato un appello affinché la burocrazia si adegui ai tempi dei problemi economici e sociali, mentre attualmente è spesso troppo lenta e impedisce risposte adeguate sul territorio. Boeti ha comunicato di aver recentemente discusso con l’assessore regionale Augusto Ferrari, nell’ambito della “Commissione casa”, una rapida attuazione della legge 24/90 “Tutela del patrimonio storico e culturale delle Società di Mutuo Soccorso”.
Il vescovo Pier Giorgio Debernardi, anch’egli presente alla consegna delle chiavi dalla società al comune e all’impresa edile, ha ricordato che a Pinerolo è viva da anni una tradizione di solidarietà, che passa attraverso il mutuo soccorso, la chiesa valdese e le parrocchie cattoliche. «La preghiera più bella è quella di essere come il buon samaritano anche al giorno d’oggi, rafforzando la cultura dell’inclusione e della solidarietà che avrà sede in questa casa».

Miriam Paschetta

IMG_6172

LASCIA UN COMMENTO  

Il tuo indirizzo email non sarà pubblicato. Visualizza l'informativa privacy. I campi obbligatori sono contrassegnati *

Lascia un commento

Il tuo indirizzo email non sarà pubblicato. I campi obbligatori sono contrassegnati *