16 Ottobre 2015
Sanità. Il vescovo di Pinerolo scrive a Saitta. E Saitta risponde
16 ottobre 2015
Nel primo pomeriggio di venerdì 16 ottobre il vescovo di Pinerolo Pier Giorgio Debernardi ha fatto pervenire all’assessore regionale alla sanità, Antonio Saitta, una lettera aperta con considerazioni e interrogativi sul futuro dei presidi sanitari del pinerolese, precisando che la stessa lettera sarebbe stata pubblicata sul giornale “Vita Diocesana”.
Nell’arco di poche ore lo stesso assessore ha fatto pervenire al vescovo e al giornale la sua risposta. Riportiamo di seguito il testo integrale della lettera del vescovo e, a questo link, la risposta di Saitta.
Stimatissimo Dott.Antonio Saitta,
Innanzitutto La ringrazio per il suo lavoro, non certo facile, per la riorganizzazione dei presidi ospedalieri della nostra Regione. Comprendo le sue difficoltà e ammiro il suo impegno.
Ho partecipato, sabato 10 ottobre, alla manifestazione a favore dell’Ospedale di Pinerolo, peraltro ben riuscita non solo per la grande mobilitazione della gente, ma soprattutto per il clima positivo e costruttivo che l’ha animata. È stata una iniziativa voluta dai nostri Sindaci. Non era “contro” nessuno, ma “per” aiutare tutti a riflettere sull’importanza che può avere un Ospedale ben attrezzato nel rendere più umano e sicuro il vivere delle persone. In particolare i Sindaci hanno elencato in un documento, che certamente Ella conosce, ciò che sarebbe necessario perché l’Ospedale possa rispondere alle esigenze del territorio. È proprio su questa parola “territorio” che vanno misurati i requisisti che il nostro Ospedale deve possedere. Il pinerolese è in gran parte montano.L’Ospedale, pur avendo la caratteristica di cardine, è distante da altre strutture specializzate. Le richieste dei Sindaci esprimono la vasta gamma di disagio della gente. Essi sono come sentinelle che avvertono le difficoltà e se ne fanno voce. Aggiungo anche quanto, nella mia esperienza, sento lamentare da persone e famiglie: dover attendere tempi interminabili prima di poter accedere a prestazioni di servizi diagnostici, oppure alla sofferenza dei malati e familiari che devono fare lunghe code al pronto soccorso (non solo a Pinerolo) prima di una valutazione definitiva.
Mi permetto pure di accennare alla viva preoccupazione delle famiglie che hanno a carico anziani non autosufficienti, persone con gravi disabilità e malati mentali. Non possiamo lasciarle sole. La salute è un bene che va sempre tutelato, soprattutto quando si trasforma in malattia cronica o inguaribile. Occorre dare a queste persone e alle loro famiglie un sostegno concreto attraverso progetti di domiciliarità.
Mi preme anche chiederLe un’ attenzione particolare alle strutture di Torre Pellice e di Pomaretto, oggi scarsamente utilizzate, perché venga assegnato a loro il ruolo di attività di lunga degenza, riabilitazione e continuità assistenziale.
Mentre richiamo queste necessità e priorità, sono consapevole delle difficoltà economiche che la Regione attraversa, tuttavia una giusta ripartizione delle risorse non deve sacrificare i livelli essenziali di assistenza e di salute. Il territorio pinerolese è già stato pesantemente penalizzato in altri settori. Sono fiducioso che sul versante della salute troverà risposte soddisfacenti tenendo conto degli ammodernamenti che in questi ultimi tempi sono stati realizzati sulla struttura ospedaliera di Pinerolo.
La ringrazio per la sua attività e la sua attenzione sul versante della salute. AverLe segnalato questi aspetti critici non significa affatto non riconoscere quanto Ella, insieme ai suoi collaboratori, si prodiga in questo settore. Tutti siamo consapevoli delle difficoltà del momento che stiamo attraversando. Come pure sono grato al Direttore della nostra ASL To 3, dott. Flavio Boraso, per il suo continuo ascolto e disponibilità all’incontro.
Mentre formulo a Lei e a tutto l’Assessorato i più cordiali auguri di buon lavoro, Le assicuro la mia preghiera.+ Pier Giorgio Debernardi
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