Molti i lavoratori della PMT-Italia che ieri sera, a Pinerolo, hanno partecipato alla serata promossa da Vita Diocesana sulla crisi economica del pinerolese. Il vescovo, Pier Giorgio Debernardi, aprendo l’incontro, ha riferito di aver telefonato al sottosegretario Luigi Bobba e scritto al ministro del lavoro Giuliano Poletti per chiedere di attivare gli ammortizzatori sociali.
Quindi sono intervenuti Giancarlo Capello per la pastorale sociale e del lavoro e Cristina Maccari, operatrice FIM CISL, che ha riassunto le vicende degli ultimi mesi.
Sergio Ferrero, dopo alcuni interventi del pubblico, ha poi offerto un’anteprima sui prossimi incontro di “Vita&cultura” dedicati alla macroeconomia.
Intanto giungono notizie positive da Roma. La Commissione del Ministero del Lavoro e delle Politiche Sociali, in risposta ad un’interrogazione parlamentare, ha fatto sapere che può essere richiesta la prosecuzione degli ammortizzatori sociali in essere prima del fallimento della PMT. In pratica «il curatore fallimentare potrà subentrare nel contratto di solidarietà chiedendo al Ministero del lavoro di “volturare” a suo nome il trattamento di CIGS in corso fino alla naturale scadenza. È stata inoltre confermata la disponibilità del Ministero ad avviare un tavolo operativo con le diverse istituzioni coinvolte e le parti sociali per seguire passo passo l’evoluzione della situazione».
«Non posso che esprimere soddisfazione per l’apertura che, per voce della sottosegretaria Biondelli, il Ministero del Lavoro ha fornito oggi sulla possibilità di concedere ai lavoratori della Pmt di Pinerolo un ammortizzatore sociale che li salvaguardi in attesa della conclusione del processo di acquisizione – ha dichiarato l’assessore al Lavoro della Regione Piemonte, Gianna Pentenero – . Trasmetteremo al curatore la risposta formale del Ministero, affinché nei prossimi giorni possa valutare il percorso da intraprendere».

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