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Città  

Pinerolo. Una App apre Sant'Agostino

Pinerolo. Una App apre Sant'Agostino

Il vescovo di Pinerolo Derio Olivero e l’amministrazione comunale il 21 aprile 2024 inaugurano l’apertura tramite App della chiesa di Santa Maria Liberatrice a Pinerolo.

La chiesa di Santa Maria Liberatrice (Sant’Agostino) a Pinerolo entra nel circuito Chiese a Porte Aperte. L’allestimento è stato garantito da un finanziamento del Comune di Pinerolo attraverso il bando “In Luce. Valorizzare e raccontare le identità culturali dei territori” di

  • Fondazione Compagnia di San Paolo

all’interno del progetto

  • “Le Strade dei Forti”

La stessa App apre Santa Lucia delle Vigne

Da domenica 21 Aprile la porta della chiesa di Santa Maria Liberatrice si aprirà automaticamente con lo smartphone. L’ingresso sarà reso possibile dalla App “Chiese a Porte Aperte” – già in uso dal 2022 per accedere alla Cappella di Santa Lucia delle Vigne a Pinerolo – scaricabile gratuitamente.

Una visita in autonomia

Grazie all’ausilio dell’App, che consente la prenotazione e l’apertura automatizzata della porta attraverso un QR Code, sarà possibile accedere in totale autonomia a un sistema di guida della chiesa composto da musica, luci direzionali e narrazione in tre lingue. Uno spettacolo di “Son et Lumiere” che a Santa Maria Liberatrice (Sant’Agostino) permetterà di conoscere la chiesa e un’importante stagione della città, i 120 anni di dominazione francese a Pinerolo, anche grazie a un video-intervento dello storico Alessandro Barbero.

L’inaugurazione è prevista domenica 21 aprile alle ore 17:30 alla presenza di

  • Francesca Costarelli (vicesindaco di Pinerolo)
  • Franco Milanesi (Assessore alla cultura)
  • Derio Olivero (vescovo di Pinerolo)

Il progetto Chiese a Porte Aperte

Sono sei gli itinerari di arte sacra in Piemonte e Valle d’Aosta accessibili attraverso la App “Chiese a porte aperte. Una modalità tecnologica innovativa, ideata da

  • Consulta per i beni culturali ecclesiastici del Piemonte e Valle d’Aosta
  • Fondazione CRT– Cassa di Risparmio di Torino

realizzata con

  • il sostegno della Regione Piemonte
  • il cofinanziamento dei proprietari dei beni (parrocchie e comuni)
  • sotto l’alta sorveglianza delle Soprintendenze competenti per territorio

La tecnologia non sostituisce i volontari

La Consulta per i beni culturali ecclesiastici del Piemonte e della Valle d’Aosta, fin dalla prima ideazione del progetto Chiese a porte aperte, ha inteso l’utilizzo delle tecnologie come uno strumento integrativo e non sostitutivo delle figure dei volontari culturali. Il sistema delle aperture automatizzate è stato infatti pensato proprio per quei siti storici che hanno intorno una comunità che se ne prende cura.

Info

Ulteriori informazioni sul portale www.cittaecattedrali.it

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