25 febbraio 2016

È di pochi giorni fa la notizia riguardante l’invito alla cittadinanza da parte dell’Amministrazione comunale di Pinerolo per l’evento dell’1 marzo “Chiamata alle Arti”. Per l’occasione saranno gli architetti di T.R.A. s.r.l. di Torino (cui è stato affidato lo studio di fattibilità) a coinvolgere i cittadini affinché intervengano con proposte e idee sulla Caserma Bochard, destinata a diventare un polo culturale. A tal proposito è intervenuto il gruppo di architetti TAC che fa notare come nonostante si discuta sull’argomento da quasi un anno, l’amministrazione debba ancora «chiarire su quali fondamenti si basa la fattibilità del progetto e la conseguente sostenibilità economica».

Nello specifico TAC fa notare  sul suo sito internet che «la fattibilità del progetto sia strettamente correlata al “fund raising” delle risorse; che sono necessarie non idee ma buone idee che attraggano capitali ed investitori. Che il cittadino può esprimere una preferenza solo se viene chiaramente esplicitato il rendimento, anche in termini sociali, dell’operazione. Che la sostenibilità di un progetto non può considerarsi un risultato di un intervento estemporaneo su una porzione dell’immobile o un’apertura limitata al singolo evento. Che per definire un corretto budget per l’intervento, il primo passo consiste nel ragionare sull’effettivo utilizzo della caserma e sui possibili flussi economici che verranno generati dall’eventuale messa a reddito dell’immobile nel rispetto dei vincoli e dell’utilizzo ammesso. Che il successo dell’operazione di riqualificazione della Caserma debba essere misurato rispetto al sistema complessivo dei beni di proprietà del Comune. – Per finire – che il bilancio deve tener conto delle eventuali funzioni che verranno spostate all’interno della Bochard e sul riutilizzo degli immobili che conseguentemente verranno dismessi (es. edificio Corelli e Biblioteca)».

Tutto ciò alla luce del fatto che nonostante la partecipazione della collettività sia da ritenere un fattore importante, come tiene a puntualizzare lo stesso gruppo di architetti, le numerose proposte avanzate al Comune fino a poco tempo fa non sono state prese finora in considerazione, compresa quella della stessa TAC (del 27 aprile 2015) che aveva proposto la valorizzazione dell’ex caserma in termini di un polo di mestieri e saperi rivolta al tessuto artigiano, in grado di finanziarsi sulla base dei flussi economici generati dalla locazione a canoni agevolati degli spazi e di generare esternalità positive sul territorio.

bochard