Da poco sono iniziati i lavori di restauro e rifunzionalizzazione del Campanile della Basilica di San Maurizio, un progetto concepito a suo tempo dall’allora parroco Massimo Lovera e dall’Architetto Manuela Ghirardi, reso possibile da una campagna di fund raising, conclusasi con successo alla fine del 2018. Il progetto iniziale, sostenuto da due fondazioni bancarie, era rivolto alla messa in sicurezza della scala di accesso interna alle campane, ma grazie a un contributo CEI 8X1000 l’intervento coinvolgerà anche la copertura dell’abside e del presbiterio e sarà realizzato dall’impresa Depetris Simone.

Don Massimo Lovera

Visto il significato identitario del campanile per la città di Pinerolo, il comune ha pensato di  dotarlo di un’installazione luminosa site-specific – appositamente ideata dal progetto artistico Avant-dernière pensèe in collaborazione con la Città di Pinerolo e Studio Play!, a cura di  Roberto Galimberti, Marco Ventriglia e Edoardo Pezzuto -.

Dalla mezzanotte di lunedì primo luglio, per l’intera durata del restauro, dal tramonto all’alba – quando il cantiere sarà fermo – le bifore, le trifore e la guglia dell’intero campanile verranno illuminate: allo scoccare di ogni ora, come a richiamare, con la luce lo scandire del tempo dell’orologio e la risonanza delle campane, l’illuminazione modulerà dalla cromia attuale verso nuovi scenari.

L’installazione, intitolata “Luci della città” come l’omonimo film muto di Charlie Chaplin – in cui si racconta dell’amore tra Charlot e una fioraia cieca che riacquista la vista grazie al sacrificio dell’amico -, si pone come la suggestione di uno sguardo che torna a scoprire il mondo che ci circonda e diviene la metafora del progetto, che intende dare nuova luce ad un simbolo, architettonico ed estetico, di una città e di una comunità.

Il sistema di illuminazione usato, interamente progettato sulle strutture architettoniche del campanile, per la sua collocazione in un luogo panoramico e dominante, sarà visibile dall’intera città.  La luce illuminerà, simbolicamente, il cantiere e l’intera città, richiamando la storia del campanile, su cui, in passato, venivano accesi fuochi per segnalare gli eventi importanti o gioiosi di Pinerolo.