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Pinerolo. L'eredità e la memoria di Francesco di Sales

Pinerolo. L'eredità e la memoria di Francesco di Sales

Il saluto del vescovo di Pinerolo, Derio Olivero, ha aperto il 23 settembre il Convegno internazionale “Francesco di Sales: memoria ed eredità culturale nel Pinerolese, 1622-2022″ ospitato nella Sala Bonhoeffer (ex seminario).

 

Il 23 settembre, la Sala Bonhoeffer del Seminario diocesano di Pinerolo ha ospitato il Convegno internazionale “Francesco di Sales: memoria ed eredità culturale nel Pinerolese, 1622-2022”.

 

Gli organizzatori

Il convegno, organizzato

  • dal Dipartimento di Studi Storici dell’Università di Torino
  • in collaborazione con la Diocesi di Pinerolo e con il Comune di Pinerolo,

rientrava nell’ambito delle iniziative scientifiche organizzate dagli Atenei di Torino e di Chambéry in occasione del quarto centenario della morte del vescovo di Ginevra, beatificato nel 1661, canonizzato nel 1665 e proclamato dottore della Chiesa nel 1877.

 

Un santo poliedrico

Oltre alla complessa personalità di uno dei modelli episcopali della Controriforma, che fu anche

  • direttore spirituale
  • scrittore
  • animatore di congregazioni (come quella delle Visitandine)
  • ispiratore di importanti esperienze religiose (come quella di don Bosco)

il convegno ha soprattutto approfondito molteplici aspetti della poliedrica personalità del santo, che si sono sedimentati nel corso del tempo, definendone la figura e la memoria in un lungo percorso che dagli antichi Stati sabaudi e dalla Francia ha coinvolto l’intero mondo cattolico, siano riscontrabili anche nel Pinerolese.

 

Il legame con Pinerolo

La città e il suo territorio furono infatti testimoni dell’intensa attività di Francesco di Sales, che nel 1621 presiedette l’importante capitolo generale della Congregazione dei cistercensi foglianti, svoltosi nell’abbazia di Santa Maria. Questo legame si intensificò dopo la promozione agiografica del vescovo di Ginevra, al quale vennero dedicati luoghi di culto e immagini devozionali che confermano il radicamento, anche a livello territoriale, di una figura fra le più significative della Chiesa di età moderna.

 

I saluti di vescovo e comune

Dopo l’introduzione di Paolo Cozzo (Università di Torino) e il saluto del vescovo Derio Olivero e dell’assessore Franco Milanesi, Gianmaria Zaccone (Pontificia Università Regina Apostolorum) ha sviluppato il tema della spiritualità salesiana.

È seguito

  • un inquadramento storico-geografico curato da Alice B. Raviola (Università di Milano),
  • l’intervento di don Giorgio Grietti (Archivio storico diocesano di Pinerolo) nell’illustrare il rapporto tra Francesco di Sales e Pinerolo.

 

Le ricadute iconografiche di Francesco di Sales a Pinerolo e Saluzzo

Partendo da queste premesse gli storici dell’arte

  • Sonia Damiano (Beni Culturali Ecclesiastici della diocesi di Saluzzo) 
  • Marco Fratini (Fondazione Centro Culturale Valdese)

hanno analizzato le ricadute sul piano iconografico nel pinerolese e nel saluzzese

 

La chiusura delle relazioni

I lavori, presieduti da Martine Boiteux (Ecole des Hautes Etudes en Sciences Sociales di Parigi), sono stati chiusi dagli interventi di

  • Frédéric Meyer (Università di Chambéry)
  • Francesco Serra (Università di Perugia)
  • Grado G. Merlo (Università di Milano)

 

Un video dei luoghi “salesiani”

A concludere l’incontro a ripercorrere i luoghi di Francesco di Sales a Pinerolo ha provveduto idealmente un video a cura dell’Ufficio Beni Culturali Ecclesiastici della diocesi di Pinerolo e dei volontari dell’Associazione ArCo, che hanno anche condotto una breve visita guidata per la città.

 

Foto Lino Gandolfo

 

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