Dal 27 al 29 gennaio la Città di Pinerolo ricorda la tragedia della Shoah con un film, uno spettacolo di animazione e il corteo dal monumento alle vittime dell’intolleranza a quello agli ex internati.
In occasione del Giorno della Memoria 2022 il Comune di Pinerolo organizza una serie di iniziative per commemorare le vittime della Shoah.
Film, animazione e corteo
Di seguito le iniziative del Comune di Pinerolo in occasione del Giorno della Memoria 2022:
- Giovedì 27 gennaio ore 21 – Cinema Hollywood – via Nazionale, 73, Pinerolo: Proiezione del film “Resistance – La voce del silenzio” di Jonathan Jakubowicz (ingresso 5,50 euro);
- Venerdì 28 gennaio ore 18 – Piazza Facta, Pinerolo: Animazione teatrale a cura del laboratorio Lucechevola con Claudio Petronella e Giovanni Battaglino (coinvolgimento attivo del pubblico che, al termine della performance, sarà invitato a condividere letture di pensieri, poesie, canzoni).
- Sabato 29 gennaio ore 16: Corteo dal Monumento alle vittime della violenza e dell’intolleranza in viale Cavalieri di Vittorio Veneto al Monumento ex Internati in Piazza Marconi con deposizione di corone. Accompagnerà la Banda Musicale A.N.A. di Pinerolo.
Informazioni
Per maggiori informazioni è possibile rivolgersi al Comune di Pinerolo – segreteria del sindaco: 0121.361.210 – sindaco@comune.pinerolo.to.it
Le riflessioni del sindaco Salvai e dell’assessore Milanesi
«Dobbiamo ricordare. Quanto più un evento si allontana nel tempo, quanto più si diradano le figure che ne portano testimonianza sul proprio corpo, quanto più si fanno sentire voci che ne piegano e ne distorcono il senso: dobbiamo ricordare», così iniziano la loro riflessione il sindaco di Pinerolo, Luca Salvai, e l’assessore a cultura e istruzione, Franco Milanesi.
Una mobilitazione contro razzismo e antisemitismo
«Il 27 gennaio del 1945 – proseguono Salvai e Milanesi – fu liberato dalla truppe sovietiche il campo di sterminio di Auschwitz dove tra il 1940 e il 1944 furono sterminati circa un milione di donne e uomini, parte di quei sei milioni che perirono nel corso della Shoah, paradigma di ogni negazione dell’umano. Ricordare quell’evento estremo ogni anno non è semplice ritualità poiché da esso si irradiano, allora come oggi, tutte le forme di violenza e di discriminazione. La Shoah, oltre lo sterminio programmato di un popolo, portò all’eliminazione di oppositori, zingari, omosessuali, disabili. L’abisso spalancato in quegli anni ci impone dunque, a partire da una costante mobilitazioni contro il razzismo e l’antisemitismo, una difesa strenua della natura democratica delle nostre società, che si traduce in atti quotidiani di rispetto e ascolto, di tolleranza ed inclusione».
Democrazia: una costruzione fragile
«Il 27 gennaio ci ricorda che la democrazia è una costruzione fragile. Questa data impegna pertanto le istituzioni, ogni singolo cittadino, le associazioni e le forme della politica in una pratica di pace, partecipazione, incessante difesa dei diritti e dei principi di eguaglianza. Di fronte all’interrogativo silenzioso di Primo Levi – “Se questo è un uomo” – dobbiamo rispondere dicendo che il nostro compito è “restare umani”, sempre, in ogni nostro pensiero e in ogni nostro agire».