Mercoledì 13 marzo don Giorgio Grietti ha raccontato ai presenti la storia e le funzioni dell’archivio diocesano di cui è direttore.
Nell’archivio pinerolese sono presenti atti risalenti a quasi un millennio fa; la raccolta contiene documenti provenienti anche da territori che al giorno d’oggi sembrerebbero non aver a che fare con la diocesi di Pinerolo. Oltre ai documenti vescovili – a partire dall’erezione della diocesi nel 1748) – l’archivio ha ereditato parte dei materiali della Prevostura di Oulx e dell’Abbazia di Santa Maria. Questi due enti, preesistenti alla diocesi, controllavano una serie di parrocchie. Dalla prevostura la nuova diocesi incamerò inizialmente Cesana, Oulx, Bardonecchia ed Exilles, che – a seguito della “restaurazione” della diocesi di Pinerolo, accorpata a Saluzzo nel periodo napoleonico – sarebbero poi confluiti nella nuova diocesi di Susa.
Dalle richieste di informazioni pervenute dall’America Latina – specie per pratiche di riconoscimento della cittadinanza italiana – alle ricerche genealogiche o storiche, «l’archivio – ha spiegato don Grietti – è vivo!», anche se conserva tracce di un passato che, a qualcuno, può parere lontano e privo di conseguenze sull’oggi. Gli studiosi, di professione o per diletto possono accederea all’archivio, riordinato in questi anni dal lavoro di Marco Calliero, il martedì e il giovedì pomeriggio (dalle 15 alle 18). Il 7 giugno saranno inaugurati i nuovi locali – che accoglieranno ad esempio l’archivio del Capitolo della Cattedrale, rendendolo finalmente accessibile – e il nuovo ingresso da Via Vescovado.
A organizzare la serata è stata l’associazione Ar.CO (arte cultura comunicazione), che si occupa della formazione e delle attività dei volontari culturali della diocesi.