Il Salone del Murialdo a Pinerolo accoglie il 13 ottobre 2023 alle 21 un incontro pubblico sulla Sanità con Carlo Maria Fronticelli, Alessandro Dabbene, Monica Canalis e Silvia Lorenzino.
Venerdì 13 ottobre alle 21 è in programma a Pinerolo un incontro pubblico sulla sanità, tra ospedali e medicina territoriale. L’appuntamento è al Salone del Murialdo (Via Pietro Regis 34) a Pinerolo.
A introdurre l’incontro Silvia Lorenzino (PD), consigliera comunale di Pinerolo, sono previsti gli interventi di
- Carlo Maria Fronticelli, medico ospedaliero
- Alessandro Dabbene, medico di medicina generale
- Monica Canalis, consigliera regionale PD
Accento particolare sulle misure per la non autosufficienza
«Ci confronteremo con la cittadinanza – spiegano Canalis e Lorenzino – sul depauperamento della sanità pubblica, tra
- riduzione delle risorse finanziarie statali
- privatizzazione
- liste d’attesa
- carenza di attività di prevenzione
- scarsità di medici, infermieri e presidi territoriali
Con un accento particolare sulle insufficienti misure per la non autosufficienza e sul disagio specifico dei territori periferici».
Argomenti dell’incontro
Inoltre verranno affrontate proposte come
- l’aumento del finanziamento statale alla sanità pubblica, senza scendere al di sotto del 7% del PIL
- l’aumento dei fondi statali destinati alla formazione del personale sanitario (medici, infermieri, operatori socio sanitari, assistenti sanitari, tecnici sanitari, amministrativi ecc)
- l’inserimento nell’accordo integrativo regionale dei medici di medicina generale di ulteriori incentivi per l’insediamento di ambulatori nelle aree periferiche
- il potenziamento del Trasporto Pubblico Locale per collegare meglio i comuni dello stesso ambito territoriale sanitario
- la velocizzazione delle procedure di assegnazione ai medici di medicina generale dei posti rimasti vuoti
- l’incentivazione del corso di formazione specifica post laurea in Medicina generale, per riuscire ad avere più medici di medicina generale
La carenza di medici e l’imbuto formativo
«La carenza di medici ed infermieri, sul territorio e negli ospedali – sottolineano le due rappresentanti del PD -, sta assumendo dimensioni allarmanti in tutte le specialità, compresa quella dei medici di medicina generale, e ha origine nel cosiddetto “imbuto formativo”, vale a dire che i medici che completano il percorso di formazione sono di meno di quelli che vanno in pensione, che optano per il settore privato o che emigrano. Questa carenza colpisce soprattutto gli anziani con difficoltà di mobilità e sta interessando moltissimi comuni del Piemonte.
Qualche dato
- Nell’Asl TO3 nel 2022 sono stati assegnati dalla Regione Piemonte 14 posti su 46 carenze di assistenza primaria, cioè il 30%
- Nell’intera Regione su 399 posti disponibili sono state effettuate 111 assegnazioni, ovvero il 28%
- Secondo l’Ordine dei Medici in Piemonte da qui al 2031 mancheranno 706 medici di medicina generale
Ridotti i servizi di prossimità
«I cittadini – concludono Canalis e Lorenzino – vedono ridotti i servizi di prossimità, con un rischio di conseguente riduzione della qualità e tempestività della risposta. Questo crea una serie di problematiche che rischiano di mandare in crisi l’intero sistema sanitario, non solo territoriale, ma anche ospedaliero».