29 Dicembre 2024
[photogallery]. L'apertura del Giubileo a Pinerolo
Il vescovo Derio ha presieduto in Cattedrale la celebrazione eucaristica il 29 dicembre 2024 in occasione dell’apertura diocesana del Giubileo.
Domenica 29 dicembre anche nella Diocesi di Pinerolo si è aperto il Giubileo. Nel tardo pomeriggio – dopo una processione conclusa varcando il portone centrale della Cattedrale -, il vescovo Derio ha presieduto una celebrazione eucaristica aperta dalla benedizione dell’acqua e dalla benedizione individuale dei fedeli.
Nell’omelia il vescovo ha invitato i tanti fedeli presenti in Cattedrale a essere «cristiani danzanti» avendo «nel cuore l’amore di Cristo». Nelle preghiere dei fedeli sono poi state ricordate tutte le parrocchie delle quattro Zone pastorali della Diocesi.
Ai fedeli è stato distribuito questo messaggio del vescovo:
“Caro amico, cara amica, il Giubileo è una vera fortuna, un regalo. Per che cosa? Per la fatica della ripartenza. Lo sappiamo, è difficile ripartire dopo ogni ferita e dopo ogni sbaglio. Il male lascia segni, lascia ferite, Se sei abituato a trattare male è difficile diventare paziente e gentile, Se sei pessimista e cinico è difficile imparare a sperare. Se sei violento è difficile diventare mite. Se sei attaccato ai soldi è difficile diventare generoso. È difficile perdonare, è un cammino lungo. È difficile riconciliarsi dopo un litigio, dopo aver subito un’ingiustizia. È difficile vincere le cattive abitudini. È difficile combattere i propri difetti. In una parola è difficile diventare “uomini nuovi”: miti, giusti, misericordiosi, gentili, generosi, operatori di pace, sinceri. “Uomini nuovi” capaci di amare, appassionati, gratuiti. Diventare “uomini nuovi” come Gesù Cristo. Come ci sogna Dio, da sempre, È un cammino lungo. Si chiama conversione, penitenza, ripartenza. Il Giubileo ci dice che non siamo da soli in questo cammino. Tutta la Chiesa cammina con noi, fa il tifo per noi. Anzi prega per noi e ci offre il dono dell’indulgenza. Un aiuto “specialissimo” per sostenere il nostro cammino. Un sostegno ai nostri sforzi. Siamo certi che Dio perdona i nostri errori. A Lui possiamo affidare i pesi, gli sbagli, i peccati. Ma, anche dopo il perdono, resta la fatica del cammino, della ripartenza. L’indulgenza arriva per sostenere questa fatica. Approfittiamo di questo anno! Gli strumenti sono tanti: il pellegrinaggio, la preghiera, l’impegno verso i fratelli più fragili, I’elemosina. Uno strumento particolare è l’indulgenza. La possiamo invocare e ricevere più volte nell’anno. In molti modi. Nella nostra Diocesi si potrà ricevere in quattro luoghi: il Santuario (vicino a san Maurizio), la Cattedrale, la cappella di Santa Lucia delle Vigne (apertura automatizzata, con l’app “Chiese porte aperte”), la Stazione di posta (piazza santa Croce). Dopo aver celebrato il sacramento della Riconciliazione e aver partecipato all’Eucarestia puoi ricevere il dono dell’indulgenza se visiti uno di questi luoghi e ti fermi in preghiera (in particolare unione con il Papa). Inoltre, a prescindere dall’indulgenza, ti invito a visitare più volte queste chiese per prenderti cura del tuo cammino interiore. E ti invito a visitare la “Stazione di Posta” per crescere nell’amore verso gli altri. Buon cammino!”
Foto Lino Gandolfo
Al termine della funzione il vescovo Derio, accompagnato dall’assessore comunale alle Politiche Sociali, Lara Pezzano, e dal direttore della Caritas diocesana, diacono Rocco Nastasi, ha raggiunto la “Stazione di Posta” (in piazza Santa Croce) che ha benedetto invitando poi i presenti a visitarne i locali. La Stazione di Posta è uno dei quattro luoghi della Diocesi dove è possibile ottenere l’indulgenza.
LASCIA UN COMMENTO
Il tuo indirizzo email non sarà pubblicato. Visualizza l'informativa privacy. I campi obbligatori sono contrassegnati *