Nella serata del Sabato Santo (3 aprile) il vescovo Derio Olivero ha presieduto nella Cattedrale San Donato la Veglia Pasquale con i tradizionali riti della benedizione del fuoco e dell’acqua.

Nell’omelia il vescovo ha sottolineato la scelta di iniziare le numerose letture della Veglia non, come al solito, dalla creazione, ma dal Sacrificio di Isacco: «Una lettura tremenda, in cui vediamo un padre che è dentro una tragedia: tre giorni di cammino lui e suo figlio, il suo unico figlio, per di più desiderato per anni… potete immaginare quanto ci tenesse… e adesso sta andando ad ammazzarlo sul monte Moria: potete immaginare i pensieri, la rabbia, i dubbi le domande, che cosa gli sarà passato nel cuore nelle notti, tre notti con questo pensiero addosso: ma perché a me? perché adesso?»

 

Foto Lino Gandolfo