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Negli ultimi mesi a Pinerolo sono stati superati i limiti delle polveri sottili

Negli ultimi mesi a Pinerolo sono stati superati i limiti delle polveri sottili

Secondo i dati forniti dell’ARPA Piemonte (Agenzia Regionale per la Protezione dell’Ambiente) i dati relativi all’inquinamento atmosferico di Pinerolo non sono allarmanti. Giovanni Teppa, responsabile ufficio stampa Arpa Piemonte, riferisce che «nei mesi di ottobre e novembre (gli ultimi dati risalgono al 2 dicembre perché Pinerolo ha un rilevamento automatico) Pinerolo ha sforato solo in 6 giorni».

Per sforamento si intende un superamento del 50mgxm3 di MP10 Basso Volume (Particulate Matter o Materia Particolata, cioè in piccole particelle); la sigla identifica materiale presente nell’atmosfera in forma di particelle microscopiche, il cui diametro aerodinamico è uguale o inferiore a 10 μm, ovvero 10 millesimi di millimetro. Quelle che comunemente vengono dette le polveri sottili.

È interessante notare, secondo i dati delle tabelle (vedi sotto), come tale parametro sia altalenante. Il 19 ottobre si erano raggiunti i 107 mgxm3, il giorno seguente i 109. Quello successivo ancora non è stato riportato. Il 22 era 33. Teppa spiega che il maggior responsabile delle polveri sottili è il tempo meteorologico. «Dobbiamo immaginare la pianura Padana come una stanza con trenta fumatori che fumano. L’aria diventa sempre più pesante. Se si apre una porta l’aria cambia e la situazione migliora. Così basta una giornata di vento… ».

Chiediamo ancora a Teppa: ci saranno provvedimenti a Pinerolo, tipo targhe alterne, se ci dovessero essere altri sforamenti? «Non dipende da noi: noi rileviamo i dati. Questi provvedimenti sono di competenza del Comune». Ma il Comune avverte e come, i suoi cittadini quando le polveri sottili superano il livello di pericolo?

«È difficile monitorare la situazione di Pinerolo – commenta Pierangelo Negro, assessore all’ambiente – perché ci sono dei picchi, come quelli di ottobre e non si possono prendere dei provvedimenti. Le giornate ecologiche hanno il fiato corto e non danno buoni risultati. Sicuramente anche le caldaie in questo periodo influiscono sulla qualità dell’aria».

Una delle cause che più incidono, secondo Negro, è la grande quantità di pullman che transitano in città: ogni giorno circa 400! Che cosa sarebbe opportuno fare? «Sicuramente usufruire maggiormente della tangenziale, vedo molti bus vuoti passare. A gennaio incontrerò le agenzie dei trasporti per discutere su questo punto».

Il consigliere comunica che all’inizio del prossimo anno, delle agenzie specializzate tracceranno un Piano di Traffico Urbano «per capire i flussi del traffico al fine di decidere sull’opportunità di una nuova pianificazione dei semafori, per evitare di attendere al rosso per lunghi periodi nelle fasce orarie non di punta in cui si producono polveri sottili inutilmente. Un’alternativa è la creazione di nuove rotonde».

Cristina Menghini

Monviso con Cappello Pinerolo

 

 

 

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