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"Mirabile Visione: Inferno" arriva a Pinerolo per il Dantedì

Il Cinema Ritz di Pinerolo il 25 marzo 2025 per il Dantedì proietta “Mirabile Visione: Inferno”, docufilm che riadatta l’Inferno di Dante alla società moderna.

In occasione del Dantedì, la Città di Pinerolo e il Cinema Ritz presentano “Mirabile Visione: Inferno”, un docufilm ideato e diretto da Matteo Gagliardi. Il film offre una rilettura moderna dell’Inferno dantesco, esplorando i mali del nostro tempo attraverso un linguaggio cinematografico innovativo.

La proiezione si terrà martedì 25 marzo 2025 al Cinema Ritz (Via Luciano 11, Pinerolo) con due appuntamenti:

  • ore 9:30: Matinée per le scuole (biglietto euro 5)
  • ore 21: Proiezione serale (biglietto euro 6)

Per informazioni e prenotazioni, è possibile contattare il numero 345.066.31.51 o scrivere a ritz.pinerolo.digital@gmail.com.

Mirabile Visione: Inferno: un viaggio attraverso i mali del nostro tempo

“Mirabile Visione: Inferno”, ideato e diretto da Matteo Gagliardi, è un docufilm che riadatta i cerchi dell’Inferno dantesco alla società moderna, radiografando i mali del nostro tempo con grande drammaticità. Accompagnati dalla Professoressa Argenti (Benedetta Buccellato) e da Padre Guglielmo (Luigi Diberti), gli spettatori sono guidati in una discesa agli inferi che illustra le contraddizioni della nostra epoca, offrendo al contempo un messaggio di speranza e rinascita.

Il film si avvale di un cast artistico di rilievo, tra cui Benedetta Buccellato e Luigi Diberti, e di un cast tecnico che include sceneggiatori, musicisti, direttori della fotografia e artisti CGI. Le musiche originali sono eseguite dalla Czech National Symphony Orchestra, mentre le illustrazioni della Divina Commedia sono di Francesco Scaramuzza.

“Mirabile Visione: Inferno” ha ottenuto il patrocinio del Ministero della Cultura e di altre importanti istituzioni, e si propone di descrivere alcuni aspetti della Commedia di Dante, mostrando come i tre regni danteschi siano raffigurazioni profonde e attualissime dell’uomo e della società. Il docufilm utilizza un linguaggio moderno e frammenti audiovisivi degli ultimi 100 anni per creare un ponte tra la poetica di Dante e la modernità.

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