Giovedì 15 febbraio si aprono le iniziative per celebrare i 170 anni della Società Generale fra gli Operai di Pinerolo (alias Società Operaia di Mutuo Soccorso).

Presso il tempio valdese alle 18, dopo i saluti del vescovo Derio Olivero e del pastore Gianni Genre, Ermanno Sacchetto (presidente della Società Operaia pinerolese) introdurrà gli interventi di Grado Merlo, storico dell’Università Statale di Milano, del pastore di San Secondo, Claudio Pasquet e di Diego Robotti (della Soprintendenza Archivistica del Piemonte e Valle d’Aosta) sul tema: “Condividere la libertà”. Nell’imminenza dell’anniversario della concessione delle Lettere Patenti con cui Carlo Alberto nel 1848 concesse i diritti civili e politici ai valdesi, la serata – come esplicita il sottotitolo: “Percorsi comuni tra minoranze religiose e associazionismo mutualistico” – proporrà un parallelo tra le vicende di realtà come le Società Operaie di Mutuo Soccorso e minoranze confessionali (soprattutto i valdesi).

Lo Statuto Albertino – di cui è noto il contributo dato ai diritti delle comunità evangeliche – al capitolo 32 riconobbe «il diritto di adunarsi pacificamente e senz’armi, uniformandosi alle leggi che possono regolarne l’esercizio nell’interesse della cosa pubblica», aprendo la via alla nascita dell’associazionismo mutualistico.

Così insieme alle libertà civili (non ancora religiose), il 1848 segna, in qualche modo, il passaggio delle persone dal ruolo di sudditi a quello di cittadini. Il 12 ottobre di quell’anno fatidico artigiani e operai pinerolesi si riunirono per far nascere, prima in Italia, la Società Generale fra gli Operai.

Il 2018, inaugurato dall’incontro del 15 febbraio, vedrà sia a Pinerolo che a Torino un susseguirsi di iniziative – seminari, spettacoli, concerti – volte a ricordare l’importante anniversario che culmineranno nella settimana dal 7 al 14 ottobre. L’esempio pinerolese fu seguito da molti altri, tanto che dopo trent’anni le società mutualistiche erano diventate oltre duemila, a fine secolo erano già 6700. L’avvento al potere dei fascisti mise a dura prova tutte le associazioni: quante non si adeguavano al dettato del partito unico, rischiavano lo scioglimento. Con la Repubblica, la vita associativa tornò ad essere autonoma, ma, grazie all’affermarsi di tutele e garanzie alternative per i cittadini, il mutualismo perse progressivamente di importanza, vedendo le sue funzioni assorbite dagli enti di previdenza e dai patronati.

Al giorno d’oggi sopravvivono ancora circa duemila Società Operaie di Mutuo Soccorso, ma più della metà svolgono ormai solo attività saltuarie per i soci. La speranza è che le manifestazioni programmate, insieme alla nuova legge sul Terzo Settore, possa ridare slancio al mutualismo sotto l’aspetto sia teorico che organizzativo.

La conclusione dei festeggiamenti sarà domenica 14 ottobre a Pinerolo con la sfilata e le celebrazioni delle SOMS di tutta Italia.