6 Maggio 2013
Incontro con i volontari dell’associazione “Il Buon Samaritano”
Sul sito del VSSP (Centro Servizi per il Volontariato della Provincia di Torino) si legge: «L’associazione “Il Buon Samaritano” è un’organizzazione di volontariato che svolge attività socio-assistenziali a favore di famiglie bisognose, trasformando i prodotti superflui in risorse preziose per altri. Nasce nel 2008 per iniziativa di un gruppo di volontari che rilevano, nel territorio del pinerolese, un forte aumento di famiglie con difficoltà economiche più o meno gravi e potenzialmente vulnerabili soprattutto a causa di forti vincoli di bilancio». In origine era un gruppo di aiuto solidale, denominato simpaticamente “Quelli del pesce”. Poi si è trasformato in un centro di solidarietà e, in seguito (nel 2010), per ragioni burocratiche (al fine di partecipare a bandi pubblici con i propri progetti) in una onlus, che si è posta come obiettivo quello di aiutare persone e famiglie economicamente in difficoltà, distribuendo viveri. La sede dell’associazione è a Pinerolo, all’interno dei locali pastorali della parrocchia Madonna di Fatima (via Caprilli, 31), anche se per un breve periodo venne ospitata in alcuni locali di proprietà del Comune (in via San Giuseppe 54, nel centro storico cittadino). Dal mese di novembre 2012 si trova nei locali attigui al Teatro Incontro. Parliamo de “Il Buon Samaritano” con Guido Bertolino, uno dei volontari “storici”…
Quanti volontari siete e quante persone aiutate?
In origine aiutavamo quattro o cinque famiglie, oggi sono circa 85 (per un totale di 275 persone). Attualmente noi volontari siamo circa trenta; il numero è aumentato col tempo. Sempre presenti, non più di una dozzina. Alcune persone, spesso giovani, chiedono di poter collaborare con noi, pensando di venire pagati, ma il nostro servizio è per puro spirito di volontariato solidale.
Quando e in che modo avviene la distribuzione dei prodotti alimentari?
Avviene il sabato, dalle ore 14 in poi: si inizia con l’appello alfabetico e intanto si preparano i pacchi con il cibo appena arrivato dal mercato di Pinerolo (alle 13 ci diamo appuntamento in piazza Vittorio Veneto e poi carichiamo il furgone con il quale trasportiamo i viveri in parrocchia). Il quarto lunedì di ogni mese distribuiamo il secco fornitoci dal Banco Alimentare (depositato presso le Suore di San Giuseppe di Pinerolo) ad una cinquantina di famiglie. Oggi, rispetto ad anni fa, arriva meno pesce (siccome le vendite sono calate, i commercianti ne comprano meno, per non sprecarlo), ma sono aumentati i quantitativi di verdura e frutta. I nostri fornitori sono: per il pane, diverse panetterie di Pinerolo (tra cui Lessio), oltre a Eataly Alti Cibi; i polli e/o parti di pollo andiamo a prenderli venerdì mattina a Piscina (offerti dalla Co.Ma.Co di Paolo Bordino); la frutta, oltre che da diversi banchi del mercato, ci viene donata dall’azienda agricola Chiabrando (stradale Baudenasca); la verdura ce la dà il Sermig (quella che a loro arriva dal Banco Alimentare); il formaggio arriva dal caseificio Pezzana (Frossasco); molti alimenti ci vengono forniti dal supermercato Simply di Pinerolo (prodotti prossimi alla scadenza o aventi la confezioni esterna danneggiata); ci aiutano anche altri negozi, come Albergian (marmellate…) e Bonifanti (panettoni e dolciumi). Non ci limitiamo però al solo cibo: a volte distribuiamo anche abiti, mobili e persino elettrodomestici (lavatrici e frigoriferi): Chiale (Abbadia Alpina), ad esempio, ogni tanto ci regala qualcosa.
Veniamo ai rapporti istituzionali: Diocesi e Comune.
Siamo in rete con la Caritas diocesana; facciamo una riunione al mese, anche per contrastare il fenomeno di coloro che, per ritirare il cibo, fanno il giro di tutte le parrocchie. Circa i rapporti con l’amministrazione comunale, ci hanno concesso il permesso di stazionare con il furgone al mercato; aspettiamo il rilascio del pass per la ZTL, che ci servirebbe molto. Non abbiamo mai pagato la tassa rifiuti, ma poco tempo fa ci è giunta una lettera da ACEA Pinerolese che intendeva verificare presso l’Ufficio Tributi del Comune la regolarità della mancata tassazione; il presidente l’ha presa e portata in municipio (al sindaco Eugenio Buttiero, al vice-sindaco, all’assessore Agnese Boni e al vice-presidente del Consiglio Comunale Marcello Bruera). Abbiamo evidenziato che facciamo già i salti mortali per pagare la benzina, le assicurazioni, ecc..; le autorità citate ci hanno assicurato che non dovremo pagare alcuna tassa, visto il lavoro socio-assistenziale che svolgiamo per la comunità pinerolese.
Com’è la povertà vista da vicino?
La povertà non è solo mancanza di beni materiali, ma è nella testa e nel cuore delle persone: i nostri “clienti” pensano che noi, che la Chiesa, debbano sempre dare, ma la povertà non si affronta in questo modo qui. Da parte delle giovani generazioni, non esiste più nessun movimento di protesta e di contestazione (come il nostro nel Sessantotto). La verità è che stiamo ancora troppo bene, altrimenti scenderemmo in piazza! Dar solo da mangiare serve a poco, se non riesci a dare qualcosa di spirituale, nel senso ampio della parola. Le persone che vengono da noi a ritirare il cibo, tra loro si aiutano poco; ad esempio, c’è gente nelle case popolari del quartiere Tabona che abita vicino e si nega un passaggio in auto per venire fin qui a ritirare i pacchi. Non si riesce a creare solidarietà, fra loro stessi ci sono tensioni. Il “dare” dovrebbe essere non solo un fornire cibo, ma far capire che, se ricevi, puoi e devi anche tu dare! Tanti non osano venire qui e ne avrebbero bisogno, per altri invece è tutto dovuto e poi pretendono e magari criticano la Chiesa… Diversi abbiamo dovuto mandarle via, perché non meritavano l’aiuto materiale: pretendevano solo, e magari giravano in Mercedes… Ad esempio, ultimamente, facendo l’appello, abbiamo saltato una di queste persone per far passare prima un’anziana signora: ci sono state proteste e lamentele vibranti!
Info: associazione “Il Buon Samaritano” onlus – presidente: Domenico La Grotteria -tel. 335.6831839 – ilbuonsamaritano@alice.it
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