16 novembre 2015
Tre sacerdoti (Alan Hall, Jim Gerlett e l’ultimo arrivato, da Carignano, Ettore Federizi) e un fratello (Gabriele Dionisi). Questa la composizione attuale della comunità religiosa degli Oblati di Maria Vergine, a cui è affidato il santuario Sacro Cuore in via Sommeiller, nel pieno centro storico di Pinerolo. Il rettore, Alan Hall, di origini statunitensi, è a Pinerolo dal 2006. Dichiara, soddisfatto: «Il prossimo anno, forse, la nostra comunità ospiterà due novizi della Provincia italiana. Questo è un grande segno di speranza per noi: infatti, dopo una lunga pausa, il nostro ordine religioso ricomincia finalmente ad avere vocazioni qui in Italia, dove la situazione è molto difficile.
L’Europa, per noi, è un deserto vocazionale. La situazione americana, da cui provengo, è del tutto differente: la religiosità è diffusa, la Chiesa e i sacramenti sono più partecipati, la fede dei giovani è più viva ed entusiasta». Le proposte spirituali del santuario Sacro Cuore prevedono, oltre alle celebrazioni eucaristiche feriali (due ogni giorno, quella serale preceduta dalla preghiera comunitaria del rosario e dei Vespri), la disponibilità per il sacramento della Riconciliazione (mattina e pomeriggio), la direzione spirituale e le attività di due gruppi: l’Apostolato della Preghiera e il Rinnovamento nello Spirito Santo. Quest’ultimo si incontra ogni giovedì sera per la preghiera alle ore 20:45 e il primo venerdì di ogni mese (da settembre a giugno) alle 21 per animare la celebrazione eucaristica in onore del Sacro Cuore di Gesù. Inoltre, «su richiesta di monsignor Debernardi – afferma padre Hall – ogni giorno (ad eccezione della domenica) c’è l’adorazione eucaristica dalle ore 9 alle 12 e dalle 15 alle 16:30, con la speciale intenzione di pregare per le vocazioni sacerdotali della diocesi. Ci tengo particolarmente ad invitare all’adorazione tutti i fedeli, in quanto è un’opera diocesana voluta dal vescovo, non un’iniziativa del santuario. Propongo alla gente di passare anche solo un momento davanti all’Eucaristia. Specialmente al mattino, le presenze scarseggiano».
Anche alle celebrazioni eucaristiche «la partecipazione è leggermente diminuita, ad eccezione di quella domenicale delle 19:30, dove è significativa la presenza di giovani». Un momento annuale importante è costituito dalla solennità liturgica del Sacratissimo Cuore di Gesù, con la celebrazione eucaristica presieduta dal vescovo e concelebrata dai sacerdoti della diocesi, nella quale è previsto il ricordo e il festeggiamento pubblico dei giubilei di ordinazione presbiterale. I locali della comunità religiosa sono un vero e proprio cantiere aperto. Infatti, spiega il rettore, «Abbiamo appena fatto installare un ascensore e provvederemo a realizzare una sala lettura per la nuova biblioteca. Quest’ultima ha un patrimonio di oltre 65mila volumi. Stiamo inoltre allestendo un museo dedicato a padre Pio Bruno Lanteri, il nostro fondatore (la cui tomba è situata all’ingresso del santuario), e ai primi Oblati, con documenti e oggetti d’epoca. In più abbiamo rinnovato alcune stanze al piano superiore, nelle quali possiamo ospitare persone per ritiri ed esercizi spirituali. Da ultimi, sono stati ristrutturati la cucina ed il refettorio comune».
Oltre alle attività pastorali già citate, i padri Oblati sono sempre disponibili all’aiuto e al supporto nei confronti del clero diocesano locale, in particolare per celebrazioni eucaristiche e confessioni. «Io stesso, ad esempio – commenta a questo proposito padre Hall – celebro ogni domenica a Pramollo e do anche una mano talvolta a Pinasca, a Porte e a San Germano Chisone». Ma qual è la connotazione precisa del carisma degli Oblati? «Il cuore del nostro carisma sono gli esercizi spirituali di sant’Ignazio di Loyola, attraverso i quali siamo formati noi stessi, sia a livello personale, sia per offrirli ad altri. Insieme alla predicazione, ai ritiri spirituali, al sacramento della Riconciliazione (con la sottolineatura particolare della misericordia di Dio) e alla diffusione della buona stampa». E in fondo alla chiesa non manca mai Vita diocesana.
Vincenzo Parisi