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I pinerolesi mangiano bene?

I pinerolesi mangiano bene?

I risultati sulle abitudini alimentari dei cittadini evidenziano consumi di cereali, carne/pesce, pochi legumi e una buona presenza di verdura.

Mercoledì 2 aprile, presso l’Istituto Prever di Pinerolo, si sono presentati dei risultati ottenuti della ricerca “Abbiamo mangiato bene!”. Im.patto con Coop, un patto per il territorio, Nova Coop ha progettato insieme a numerosi partner azioni di sensibilizzazione e promozione sui temi del cibo, della salute, del benessere e della sostenibilità.

A Pinerolo, il progetto si avvale della collaborazione di realtà locali come ASL TO3, Comunità Laudato Si’, Diocesi di Pinerolo e Caritas Diocesana. “Abbiamo mangiato bene” è un’indagine sulle abitudini alimentari dei cittadini di Pinerolo dalla quale dipartono alcune riflessioni sulle abitudini alimentari.

La Dott. Alda Cosola di ASL TO3 è intervenuta sul tema delle sana e corretta alimentazione. Le informazioni sono state raccolte da 809 cartoline distribuite nei diversi luoghi dove erano formulate domande rispetto alle proprie abitudini alimentari.

«Dobbiamo preoccuparci della nostra salute fintanto che ce l’abbiamo e se abbiamo delle informazioni e delle conoscenze per mantenerci in salute questo ci tiene il più possibile lontano dagli ambulatori e dagli ospedali e questo è il motivo per cui mi sono occupata di questo progetto. Noi facciamo delle cose che possono farci bene e mantenerci in salute o possono contrastare la salute. Il cibo è un elemento che ci accomuna tutti perché abbiamo bisogno di nutrirci, abbiamo bisogno di farlo costantemente. 180 persone hanno risposto al sondaggio dalla mensa dell’Ospedale Civile, 460 sono studenti degli Istituti Superiori di Pinerolo, 131 clienti COOP, 38 persone della Stazione di Posta, 271 lavoratori di cui 147 operatori sanitaria, 253 pensionati e 12 disoccupati, la rimanenza è di alcune cartoline che non sono state compilate».

I cereali continuano ad essere il piatto forte. Per i secondi la preferenza va alla carne e pesce, le uova e il formaggio coprono il 19%, peccato per i legumi che occupano solo l’8% dell’alimentazione anche se fanno parte della tradizione culinaria italiana. Bene per gli affettati che occupano solo il 5% ma che andrebbero ridotti al 2% perché favoriscono l’insorgenza di malattie anche gravi.

Continua Cosola: «Il 70% degli intervistati ha indicato almeno un tipo di verdura. La sfida degli ultimi trenta anni è stato far conoscere le verdure ai bambini piccoli».

I dolci non sembrano mangiati con frequenza e il sondaggio ne determina una percentuale molto bassa: il 23%. Ha concluso l’incontro Francesco Giorda, attore, autore, comico, regista e videomaker torinese con una parodia sugli stereotipi del cibo. Non è mancato l’aperitivo e buffet finale. Non perdetevi il prossimo incontro dell’8 aprile alla Stazione di Posta della Caritas di Pinerolo.

GRAZIELLA LUTTATI

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