8 Luglio 2013
Il 4 luglio al Palaghiaccio il Festival dei ragazzi: la photogallery
Diciassette parrocchie per almeno duemila gambe che ballavano e saltavano seguendo l’animazione che li trascinava. Questo si poteva vedere nel Palaghiaccio di Pinerolo giovedì 4 luglio, data in cui si è svolto il “Festival Ragazzi”, evento che chiama a raccolta tutte le Estate Ragazzi del territorio.
Sempre attivi e mai demoralizzati i giovani dello staff che hanno affrontato tutti gli imprevisti del caso: ad esempio l’improvviso black out a pochi minuti dall’inizio – il bello della diretta! – che è stato gestito in maniera ottimale. Infatti fino al ritorno della luce (e quindi di microfoni e casse) gli animatori sono riusciti ad intrattenere comunque i ragazzi (più di mille) con qualche bans “urlato” e con un rullante di una batteria, un ottimo modo per fare ritmo battendo le mani.
Il mattino si è snodato tra giochi e balli e, novità di quest’anno, un flash mob: all’improvviso sono suonate delle sirene a cui facevano seguito 40 secondi di musica su cui ogni parrocchia doveva fare una coreografia e, sull’ultimo pezzo, c’era una parte da fare tutti insieme. La canzone iniziale del flash mob (“Ti porto via con me” di Jovanotti) è stata un modo per dire: «Ragazzi seguiteci in questa fantastica avventura che è il Festival».
A seguire un momento della preghiera con una catechesi di monsignor Pier Giorgio Debernardi. Dopo aver proiettato un video-vangelo, ovvero un filmato in cui viene riattualizzata la vita di Gesù ai giorni nostri (specialità tipica, ormai da un anno a questa parte, della Pastorale Giovanile di Pinerolo), è stata portata in processione dal vescovo con sette sacerdoti la Parola. Il brano biblico in questione la chiamata di Pietro nel vangelo secondo Luca (Lc 5,1-11): il vescovo ha animato la catechesi con molti simboli e con una drammatizzazione fatta grazie all’aiuto di alcuni animatori.
Poi con una rete gigante che è stata stesa sopra i ragazzi li ha “pescati” e ha chiesto loro di diventare, come Pietro, pescatori di uomini, ovvero testimoni di Cristo. Infine i sacerdoti hanno lanciato sui presenti, con degli spara-coriandoli, dei foglietti con la parola “Credo” e i giovani sono stati invitati a gridarlo ad alta voce.
“Credici” infatti era il tema di quest’anno. Anche il pomeriggio è stato molto caldo nonostante la location del palaghiaccio di Pinerolo grazie all’intervento di Gigi Cotichella e di Simone Lotrionte di Animagiovane, che non si sono limitati ad animare con giochi e spettacolo i presenti ma hanno offerto ottimi spunti di riflessione sulla fede e sul credere.
Il tutto in maniera mai banale e sempre coinvolgente. Tutta la giornata è stata accompagnata dall’inno ufficiale del festival di quest’anno “Vivila”, legato al sussidio per estate ragazzi “Ma che storia”: un balletto coinvolgente e una canzone che invita i ragazzi a non vivere passivamente ma ad essere reali protagonisti della propria vita.
Quest’anno il festival ragazzi non si è fermato alle 17, ma è proseguito con una serata dedicata ai più grandi, dalle superiori in su, con tre gruppi in concerto: i FuoriCampo che hanno proposto delle cover dei Modena City Ramblers; i That’s all fòl, gruppo irish punk che ha proposto oltre a delle tradizionali irlandesi rivisitate in chiave ska, rock e punk, delle canzoni proprie; e infine i Barrals, cover rock, che hanno chiuso la serata in bellezza.
Naturalmente questo momento era pensato anche per avvicinare quei giovani che normalmente non sono in oratorio e per mostrare che i cristiani non sono dei “musoni” ma sanno vivere appieno la gioia di Cristo in ogni momento, soprattutto in quelli di festa. Insomma quest’anno la Pastorale Giovanile ha portato a casa un ottimo risultato. Che dire: cento di questi Festival!
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