Uno spazio per il pensiero, occasioni per riflettere. Questo in sostanza è ciò che preme di più a Domenico Barillà ed Emanuela Bussolanti, rispettivamente autore e illustratrice (ma sarebbe più corretto dire coautrice) di una serie di libri pensati per i bambini, ma non solo, che già nei titoli rivelano molto del loro contenuto. “Il coraggio di essere coraggiosi”, “Il coraggio di essere io”, “Il coraggio di essere cuore” e “Il coraggio di pensare a Dio”. La presentazione, che si è svolta venerdì 13 settembre in una libreria di Pinerolo, ha messo al centro dell’attenzione il “coraggio”. Questo termine, però, è stato inteso in modo particolare, originale, stimolante, non come la dote di chi è senza paura e riesce a vincere e ad imporsi sugli altri ma come la consapevolezza di se stessi, delle proprie emozioni, delle proprie debolezze, delle proprie paure, delle proprie domande e dei propri dubbi. Questo coraggio consapevole si traduce così in una maggiore capacità di tollerare gli insuccessi che inevitabilmente la vita riserva. I libri, dalla veste editoriale piacevole ed accattivante vogliono aiutare in particolare i piccoli ad avere una maggiore fiducia in se stessi, sulla via di quell’obiettivo così fondamentale che si chiama libertà. Nei testi le tematiche sono affrontate in modo dialogico e i vari personaggi del mondo umano ed animale che vi intervengono danno ciascuno il loro apporto, esprimendo un punto di vista o un dubbio o altre considerazioni che accrescono notevolmente gli spunti di riflessione ed offrono ai lettori non tanto una risposta definitiva, ma tante possibili soluzioni stimolandoli ad esprimere il loro punto di vista. I bambini sono filosofi, e questi libri li trattano da filosofi e li invitano a partecipare alla discussione in modo che anch’essi, da sempre esclusi dalle riflessioni che li riguardano, possano finalmente avere uno spazio di pensiero. Nella loro apparente semplicità questi testi cercano di mettere l’attenzione sull’essenziale, su quello cioè che in genere non si dice mai ma che è la cosa più importante, su cui tutto il resto si fonda. Sono libri filosofici, dicevamo, che cercano di dire non tanto come si fa una divisione ma cos’è la matematica…Infine gli autori hanno concluso la loro presentazione con un appello all’autenticità. I bambini sono importanti e si fidano di ciò che gli adulti dicono loro, non devono mai essere ingannati e le loro domande non devono essere eluse. Gli adulti, in particolare gli insegnanti, devono essere testimoni credibili, devono essere ciò che dicono e testimoniarlo con la loro esistenza. Un insegnante può cambiare una vita.

Massimo Damiano