Pinerolo. Gli insegnanti dell’Istituto Maria Immacolata presentano i progetti educativi
Un istituto scolastico che ha deciso di dotarsi di un progetto educativo. Più precisamente, di tre diversi progetti educativi: uno per la scuola elementare, uno per la scuola media e uno per il liceo. Tre percorsi pedagogici differenti, ma con un unico obiettivo. La dirigente scolastica dell’Istituto Maria Immacolata di Pinerolo, Maria Margherita Caporgno, afferma che «la scelta da noi operata di predisporre tre progetti educativi è strettamente collegata al valore e alla finalità che intendiamo dare alla nostra scuola: non solo istruzione nozionistica, ma formazione integrale della persona, in stretta collaborazione con le famiglie. I progetti educativi portati avanti dall’Istituto Maria Immacolata sono calibrati sulle differenti età degli studenti, con la proposta di tematiche adatte; inoltre, hanno un forte aggancio con la realtà quotidianamente sperimentata dai ragazzi: questo può condurre a risultati formativi fruttuosi, aiutando gli allievi a diventare maggiormente responsabili di se stessi e dell’ambiente sociale e naturale in cui vivono». Info sul sito dell’Istituto – tel. 0121.70378.
Vincenzo Parisi
Elementari: “Gesù Maestro”
Il progetto parte dal presupposto che soltanto Cristo è il Vero Maestro e solo mettendo Dio e il suo insegnamento al primo posto, la vita può essere migliore. Partendo dalla lettura del Vangelo quotidiano in classe, le insegnanti guidano gli alunni facendoli riflettere sulle ripercussioni concrete degli atteggiamenti evangelici nella vita di tutti i giorni. Ogni mese si riflette in particolare su uno di questi “atteggiamenti”, cercando di scoprirne tutte le sfaccettature. Per rendere più chiaro ai bambini il fatto che questi atteggiamenti, se vissuti con coerenza e costanza, possono portare frutti per una migliore vita insieme, si è posto all’entrata della scuola un grande albero stampato su stoffa con dieci rami: all’inizio di ogni mese viene appeso un frutto, con all’interno l’atteggiamento che si cerca di mettere in pratica. Questi atteggiamenti sono stati riassunti nelle parole: puntualità, ascolto, buona educazione, rispetto…: ognuna di esse, ovviamente, racchiude al suo interno numerosi aspetti su cui le insegnanti guidano i bambini nella riflessione e nella pratica della vita scolastica, proponendo, al termine di ogni settimana, una piccola verifica. Questo percorso è effettuato in tutte le singole classi, con la stessa cadenza e tempistica, perché la scuola faccia un percorso comune, adeguando ovviamente le riflessioni all’età dei bambini. Nei tempi forti dell’anno liturgico (Avvento e Quaresima) il percorso sarà ancora più strutturato, con momenti di riflessione di gruppo (vite di santi contemporanei, testimonianze di suore missionarie…).
Marianna Prochet
Medie: “Ma che cosa mi costa…?”
È una domanda che dovremmo farci tutti più spesso. Sulla falsariga di questo interrogativo, gli insegnanti delle medie dell’Istituto Maria Immacolata hanno pensato di proporre ai ragazzi un messaggio educativo lungo i nove mesi dell’anno scolastico: una semplice frase declinata secondo nove versetti biblici che ci formano, grandi e piccini, ad atteggiamenti positivi e belli verso Dio, gli altri e il mondo. “Ma che cosa mi costa… accogliere e rispettare gli altri?” Ecco allora che nel mese di ottobre abbiamo riflettuto sulla frase biblica «Chi accoglie questo bambino nel mio nome accoglie me» (Lc 9,48). A novembre il versetto che ci ha guidati è «Dio prese l’uomo e lo pose nel giardino di Eden per coltivare la terra e custodirla» (Gn 2,15) e la domanda cui rispondere è “Ma che cosa mi costa rendere bello l’ambiente in cui vivo?”. A dicembre, sullo spunto biblico «ero straniero e mi avete accolto» (Mt 25,35), si lavora sull’ “accorgermi di chi ha bisogno di me e aiutarlo?”. Ogni classe, dopo aver riflettuto sul significato delle parole della Scrittura, tutti i mesi sceglie degli obiettivi concreti da raggiungere, degli atteggiamenti positivi da far diventare buone abitudini. Un sorriso che si sostituisce a un mugugno o uno sguardo di comprensione che prende il posto di un’occhiata cupa, molto sovente sono belle abitudini che non costano nulla ma rendono tanto; così come lasciare la classe in ordine dopo le lezioni o prendere l’impegno di differenziare bene i rifiuti. Imparare a porsi sovente la domanda “ma che cosa mi costa? è un modo per richiamare alla nostra attenzione la scelta tra atteggiamenti costruttivi ed altri meno positivi, per coltivare l’attitudine verso ciò che è buono e bello.
Monica Brugiafreddo
Liceo: “l’accoglienza”
Tutti noi avvertiamo il tema dell’accoglienza come un’esigenza che sollecita quotidianamente le nostre coscienze e ci pone di fronte a scelte responsabili. Queste le motivazioni per cui il collegio docenti della Scuola Secondaria di secondo grado ha deciso di proporre tale tematica quale filo conduttore dell’anno scolastico 2011/2012. Il progetto è strutturato in diverse tappe, con lo scopo di far maturare negli studenti un’adeguata capacità di stabilire sane relazioni umane. Le iniziative che si articolano nel corso dell’anno prevedono: incontri/testimonianze (nel mese di ottobre, i ragazzi hanno visitato la Comunità Cenacolo di Envie), mattinate di spiritualità centrate sull’argomento, partecipazione alla “Colletta alimentare” (il 26 novembre), realizzazione di uno spot pubblicitario dedicato alle Paraolimpiadi e possibilità di assistere a competizioni sportive per diversamente abili, allestimento (in Quaresima) di una “merenda solidale” (con la vendita, all’interno della scuola, di dolci preparati dagli alunni, il cui ricavato sarà devoluto alle missioni di cui si occupano le Suore di San Giuseppe di Pinerolo). Prosegue, infine, il progetto, avviato da anni, dell’adozione a distanza di un bambino da parte di ogni classe. Molte iniziative per un solo fine: aprire il proprio cuore agli altri e trovare nella “diversità” una ricchezza e non un ostacolo.