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Cultura  

Cattolici e protestanti dalle Alpi all’Europa

Cattolici e protestanti dalle Alpi all’Europa

«Nel marzo e aprile 1713 le potenze europee hanno stipulato a Utrecht, in Olanda, dei trattati che hanno posto fino alla guerra di successione spagnola che per quasi tredici anni aveva insanguinato il continente. Iniziava nel pinerolese un lungo periodo di pace, rotto solo nel 1747 dalla battaglia dell’Assietta. I trattati di Utrecht sono importanti per il Pinerolese anche perché – con l’annessione dell’alta Val Chisone e dell’alta val di Susa al ducato di Savoia, diventato regno di Sicilia – il confine politico è stato portato ad una barriera naturale, la sommità delle Alpi. Si è rotta così l’unità amministrativa e commerciale degli Escarton del Brianzonese e la val Chisone progressivamente si è integrata nell’economia del Pinerolese. I nuovi padroni sabaudi hanno ridotto le autonomie di cui le comunità annesse godevano sotto la Francia e hanno accresciuto notevolmente i carichi fiscali sulla popolazione; inoltre essi hanno subito iniziato la costruzione dell’immensa barriera militare del forte di Fenestrelle per difendere la loro conquista da tentativi di una riconquista francese». Così Piercarlo Pazé dipinge il contesto storico nel quale si inseriranno gli interventi del convegno “Dalle Alpi all’Europa: assetti territoriali e religiosi della Alpi Cozie prima e dopo Utrecht tra Cattolicesimo e Protestantesimo”. L’iniziativa, promossa dal comune di Fenestrelle, da La Valaddo e da altri enti del territorio, si svolgerà al centro di soggiorno di Pra Catinat sotto la presidenza di Grado Giovanni Merlo e Luca Patria.
Il programma prevede l’inizio del convegno alle ore 9 con il saluto delle autorità, accolte dal Sindaco di Fenestrelle Ilario Manfredini, quindi la presentazione del Comitato scientifico: Rinaldo Comba, Frédéric Ieva, Barbara Bertini e Marina Bertiglia. La sessione del mattino, presieduta dal professor Grado G. Merlo vedrà gli interventi di Debora Spini su “Pierre Jurieu fra tolleranza, assolutismo e sovranità popolare”, di Piercarlo Pazé su “La tolleranza negata; le Alpi Cozie religiose prima e dopo Utrecht”; e di Frédéric Meyer su “Le gallicanisme savoyard ai début di XVIIIe siècle”. Dopo uno spazio di discussione Albert De Lange interverrà su “Opere di Thomas Gouthier, pastore e teologo originario della Val Pragelato” e Daniele Tron presenterà le “esperienze internazionali della famiglia Saurin”.
Dopo il pranzo i lavori riprenderanno alle ore 15 con la sessione del pomeriggio presieduta da Luca Patria. Interverranno don Giorgio Grietti su “Il clero del Distretto plebano ulcense prima e dopo Utrecht”; Guido Gentile su “Le Chiese del Distretto plebano ulcense prima e dopo Utrecht”; Roberto Borgis sul tema “Dagli Escartons a Utrecht: tra aspettative e delusione”; e Bruno Usseglio “A lume di candela: l’Escarton pragelatese tra XVII e XVIII secolo”.
Dopo uno spazio di discussione e confronto, alle 17:45 è prevista la visita all’esposizione “De la Doire à la Durance. Trois siècles de frontières dans les Alpes”.
L’ingresso è libero a tutti e non occorre prenotazione.

 

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La prima edizione del Trattato di Utrecht, 1713, stampato in spagnolo, latino e inglese

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