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Chiesa  

Cattolici e valdesi celebrano insieme la Pentecoste a Pinerolo

Cattolici e valdesi celebrano insieme la Pentecoste a Pinerolo

La trasmissione Protestantesimo ha mandato in onda lo scorso 5 giugno su Rai Due le celebrazioni ecumeniche della Pentecoste tra cattolici e valdesi a Pinerolo.

 

Pentecoste è una festa celebrata nella stessa data da tutte le principali confessioni cristiane. Gli Atti degli Apostoli, capitolo 2, riportano che nel giorno di Pentecoste, cinquanta giorni dopo la Pasqua ebraica, i discepoli ricevono lo Spirito Santo, evento che segna la comunità dei discepoli di Gesù per tre anni. Ricevono il dono delle lingue per proclamare la «euangelion, buona notizia» al mondo, divenendo apostoli inviati da Gesù tra le genti. Pentecoste segna anche l’inizio della Chiesa che ha per compito principale la testimonianza di Cristo e l’annuncio del Vangelo. Giovanni l’evangelista definisce lo Spirito Santo «difensore, consigliere, avvocato» che ha il compito di rivelare ai discepoli l’insegnamento di Cristo. Per Paolo lo Spirito suscita nella Chiesa un numero infinito di doni, tra i quali primeggiano la fede, la speranza e l’amore, il più grande di tutti.

 

Le Chiese metodiste e valdesi e la confermazione

In molte parrocchie i ragazzi ricevono la Cresima nel tempo pasquale. Le Chiese metodiste e valdesi a Pentecoste celebrano la Confermazione dei catecumeni che, al termine del catechismo (fino a 17 anni), sono invitati a confermare il Battesimo, ricevuto da bambini. «Solo da questo momento – spiegano i valdesi – sono considerati “membri di Chiesa”. Succede che molti ragazzi e ragazze, non essendo stati battezzati da fanciulli, chiedano di essere battezzati a Pentecoste». Molte Chiese metodiste e valdesi a Pentecoste, celebrano le ammissioni di adulti che chiedono di far parte delle Chiese, «persone che spesso hanno alle spalle percorsi spirituali molto diversi e che, dopo una seria preparazione, chiedono di entrare».

La «Pentecoste ecumenica di Pinerolo»

Domenica 5 giugno Rai due, il programma «Protestantesimo» ha trasmesso la «Pentecoste ecumenica di Pinerolo», registrate il 21 maggio con lo scambio del pane e del vino tra cattolici e valdesi, nella Cattedrale cattolica e nel Tempio valdese, scambio di doni che le due confessioni fanno da anni in occasione della Pasqua con la partecipazione e la predicazione, celebrazioni presiedute dai pastori valdesi Gianni Genre e Mauro Pons e dal vescovo di Pinerolo, mons. Derio Olivero, che è presidente della Commissione episcopale Cei per l’ecumenismo e il dialogo.

Un’esperienza di «ecumenismo vissuto»

Un’occasione per diffondere in eurovisione un’esperienza di «ecumenismo vissuto» tra la Cattedrale e il Tempio: una delegazione valdese porta in Duomo il vino per l’Eucaristia, alcuni cattolici offrono il pane per la Cena del Signore.

Il precedente di Eusebio di Cesarea

Lo scambio, ripreso nella Pasqua 2022 dopo la pandemia, è una tradizione che risale al III secolo dopo Cristo, quando Eusebio di Cesarea, consigliere dell’imperatore romano Costantino I, aveva suggerito uno scambio del pane e del vino per l’Eucaristia tra cristiani d’Occidente e cristiani d’Oriente».

 

Le esigenze televisive

Il gesto è praticato da diversi anni a Pasqua. Stavolta, per esigenze televisive, la celebrazione è avvenuta a Pentecoste. In sostanza a Pinerolo da anni funziona il «laboratorio ecumenico» che testimonia la fraternità, seppur nella diversità, delle due confessioni. Spiega Marco Davite, già caporedattore della rubrica televisiva «Protestantesimo-Rai2», curata dalla Federazione delle Chiese evangeliche in Italia (Fcei): «Ero alla ricerca di qualcosa da offrire ai partner europei e lo scambio eucaristico di Pinerolo ha subito riscosso il loro interesse, anche se siamo consapevoli che la strada dell’ecumenismo è una sfida che ancora abbiamo di fronte e che non tutti percorriamo alla stessa velocità».

 

Un cammino lungo anni

«Si tratta di un’occasione per raccontare una cosa che facciamo da tempo e mostrare l’impegno nel cammino ecumenico, che può essere un buon esempio per altre realtà» dichiara mons. Derio Olivero che ha proseguito il cammino iniziato anni fa dal predecessore, l’82enne mons. Pier Giorgio Debernardi, che, dopo la rinuncia alla diocesi, è andato missionario in Africa. Tra l’altro, la cosa è pubblica perché i due cortei si svolgono per le strade di Pinerolo.

 

Un segno di reciproco riconoscimento

L’idea venne riproposta dal professore e teologo valdese Sergio Rostagno. Il tema della «ospitalità eucaristica» tra cattolici ed evangelici è tra i nodi ecumenici non ancora risolti. Nel filmato introduttivo il pastore Genre ha spiegato: «Non si tratta di una piena ospitalità eucaristica, ma è un segno di reciproco riconoscimento dell’unica Chiesa di Cristo. E si tratta anche di una piccola primizia ecumenica che Papa Francesco ha ricordato nella sua visita al Tempio valdese di Torino nel 2015». 

 

Papa Francesco e lo scambio dei doni

Nel suo intervento il 22 giugno 2015 davanti alla comunità valdese Papa Bergoglio ricordò «lo scambio ecumenico di doni compiuti dalla Chiesa valdese di Pinerolo e dalla Diocesi. La Chiesa valdese ha offerto ai cattolici il vino per la celebrazione della veglia di Pasqua, e la Diocesi cattolica ha offerto ai fratelli valdesi il pane per la Santa Cena. Si tratta di un gesto che va ben oltre la semplice cortesia, e che fa pregustare per certi versi quell’unità della mensa eucaristica alla quale tutti aneliamo».

 

Spirito di pace, guarisci il mondo

«Spirito di pace, guarisci il mondo» è l’invocazione che ha guidato la celebrazione ecumenica, durante la quale il pane e il vino sono stati scambiati tra la Chiesa evangelica valdese e la Cattedrale di San Donato. Un segno che corona un lungo cammino ecumenico e che sottolinea la volontà di una testimonianza comune in un mondo segnato dall’egoismo, dalla violenza e dalla guerra.

Pier Giuseppe Accornero

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