2 Marzo 2015
Burocrazia: il Piemonte ha una nuova legge sulla semplificazione

2 marzo 2015
È stata approvata il 26 febbraio dal Consiglio Regionale del Piemonte, dopo un intenso ed approfondito dibattito, la legge sulla semplificazione. Una serie di normative che, secondo la Regione, dovrebbero rendere più facile il rapporto dei cittadini e delle imprese con la pubblica amministrazione, mediante interventi che snelliscono procedure ed attività di competenza della Regione.
La semplificazione riguarda numerosi aspetti: ad esempio, per i saldi di fine stagione basta l’apposizione di un cartello ben visibile e non serve più la comunicazione preventiva al Comune, si accelera il passaggio dalle Comunità montane ad Unione di Comuni montani e viene decretata la pubblicazione sul sito web della Regione di tutti gli atti delle aziende sanitarie.
Nel complesso, si attendono consistenti risparmi di tempi e di costi anche per le aziende, da poche centinaia di euro per le realtà più piccole fino a decine di migliaia per le procedure e le realtà più complesse.

Relatore di maggioranza della legge è stato il rolettese Elvio Rostagno (PD), consigliere in Regione, secondo cui «un intervento come questo andrebbe fatto almeno una volta all’anno. Il lavoro che è stato fatto è quello di andare a correggere nei vari settori alcune normative precedenti che portavano a una serie di procedure inutili».
«Inoltre – continua Rostagno – è in atto una revisione delle leggi regionali con una “standardizzazione” dei testi. In poche parole, stiamo cercando di ridurre il numero di leggi per eliminare sovrapposizioni e interpretazioni ambigue».
Di seguito, le principali novità della legge sulla semplificazione della Regione Piemonte, divise per settori.
Commercio
- Sono state semplificate le procedure degli esercizi per i saldi di fine stagione: non è più necessaria la comunicazione preventiva al Comune, è sufficiente l’apposizione di un cartello ben visibile ai consumatori.
- Sono stati unificati i requisiti professionali necessari per l’attività di somministrazione di alimenti e bevande e quelli per il commercio di generi alimentari.
- In caso di apertura o trasferimento di un esercizio per la somministrazione di alimenti e bevande non è più necessaria l’autorizzazione, ma è sufficiente la SCIA, la Segnalazione certificata di inizio attività, con allegata la documentazione necessaria.
- Per la somministrazione di alimenti e bevande in occasione di sagre, fiere, manifestazioni religiose, tradizionali e culturali è sufficiente la SCIA, senza il possesso dei requisiti professionali abitualmente richiesti.
- Nel caso di esercizi commerciali di vicinato (fino a 150 mq nei comuni fino a 10 mila abitanti, fino a 250 in quelli oltre i 10 mila), spacci e distributori automatici, per l’apertura, il trasferimento, l’ampliamento, l’aggiunta di un settore merceologico o il trasferimento della titolarità è sufficiente la SCIA.
Turismo
- Viene definita, anche mediante il rinvio alla fonte regolamentare, una disciplina organica per le aziende alberghiere che prima era assente. In particolare viene ridisciplinata la tipologia dell’albergo diffuso, composto da più unità abitative vicine, la cui ubicazione è ora possibile anche nelle aree non montane. Inoltre, viene previsto a livello regionale il condhotel, già introdotto, a livello statale, dal d.l. 133/2014.
- Chiunque intenda gestire una attività alberghiera presenta la SCIA esclusivamente in via telematica.
- L’esercizio professionale delle guide turistiche abilitate, finora limitato al livello regionale, viene esteso su tutti il territorio nazionale, a parte alcuni siti di particolare interesse definiti dal ministero.
- In occasione della Expo 2015, per incrementare l’offerta turistica, per tutto l’anno in corso i limiti temporali di apertura dei Bed & breakfast sono sospesi.
Ambiente
- Viene istituita la Autorizzazione Unica Ambientale (AUA), che riconduce a un unico titolo diverse autorizzazioni ambientali (sette solo di origine statale) previste dalla normativa di settore, semplificando il rapporto tra pubblica amministrazione e piccole e medie imprese e impianti non soggetti ad autorizzazione integrata ambientale (AIA). L’AUA porterà con sé una riduzione sia dei tempi che dei costi alle imprese per l’espletamento delle procedure, grazie anche a una modulistica semplificata unificata a livello nazionale.
- Per sostenere le attività produttive piemontesi, in caso di richiesta di rilascio della concessione di derivazione di acqua pubblica a fini energetici, a parità di condizioni tra più domande, viene preferita quella volta a soddisfare il fabbisogno energetico utile all’esercizio delle attività produttive del richiedente. Nel momento della cessazione dell’attività produttiva cessa anche la concessione.
- In materia di bonifica ambientale dei siti, le garanzie finanziarie vengono distribuite sui tre livelli territoriali: Comune, Provincia, Regione.
Suolo e foreste
- In caso di interventi selvicolturali viene eliminata la comunicazione corredata da relazione tecnica, sostituita da una autorizzazione semplificata, da organizzare secondo lo schema del silenzioassenso.
- A tutela del patrimonio boschivo e forestale vengono aumentate le sanzioni per le violazione della legge. Vengono anche definiti alcuni casi in cui il taglio di alberi, dietro autorizzazione, non prevede la compensazione obbligatoria.
Usi civici
Viene abolito l’elenco degli esperti, finora gli unici delegati ad accertare il vincolo di uso civico (vincoli storici derivanti da un utilizzo comune) su un territorio. I Comuni possono avvalersi a questo fine di professionisti iscritti agli albi professionali. Viene così eliminato un sistema oneroso per i Comuni.
Agricoltura
- Viene dematerializzato il procedimento di gestione delle pratiche agricole e di sviluppo rurale attraverso l’utilizzo della firma elettronica e della posta elettronica certificata nei rapporti con gli utenti, e l’utilizzo nella PA del fascicolo elettronico e del registro protocollo specifico.
- Vengono semplificate le procedure di dichiarazione di conduzione dei terreni agricoli.
- Viene ripristinato per la caccia il divieto di uso e detenzione di richiami vivi.
- Viene definito il passaggio delle partecipate Creso e Tenuta Cannona nella Fondazione per la ricerca.
Attività estrattiva
- Viene eliminata la necessità da parte delle società esercenti cave della presentazione della documentazione dei progetti di cava in modalità cartacea, sostituita dalla presentazione su supporto informatico.
- La Giunta regionale aggiorna la documentazione tecnica da presentare a corredo delle domande di autorizzazione, per definire in modo univoco la documentazione necessaria e man mano snellirla in relazione al processo di semplificazione in atto.
- Vengono individuate procedure semplificate per modifiche di modesta entità dei progetti di cave di pietra ornamentale (gneiss, beole, quarzite, pietra di Luserna, marmi e graniti), modifiche necessarie che derivano dalla variabilità geologica e geotecnica dei giacimenti di pietra ornamentale.
- Viene inserita la possibilità della “proroga” delle autorizzazioni delle cave che, in assenza di modifiche al progetto, saranno concesse senza la necessità di procedure amministrative complesse.
- Si snelliscono i procedimenti autorizzativi attraverso l’eliminazione della partecipazione alle conferenze di servizi di esperti esterni all’amministrazione, figure previste nel 1978 ma ormai superate in relazione alla presenza nella PA di personale tecnico professionalmente qualificato.
- Sono riviste e aggiornate le sanzioni previste dalla legge regionale in vigore che risalgono al 1978.
Urbanistica
- Con l’obiettivo di ridurre il consumo del suolo, la legge vuole rendere meno onerose le modifiche degli edifici esistenti sostanzialmente in due modi: gli standard si pagano solo sul differenziale del cambio destinazione d’uso o aumento volumetrico; il cambio di destinazione d’uso per le unità immobiliari sotto i 700 mc non è oneroso.
- Il recupero a fini abitativi dei sottotetti esistenti è stato prorogato al 31.12.2015.
- Vengono chiarite le incombenze relative alla Valutazione ambientale strategica (VAS) nell’ambito delle cosiddette “varianti semplificate”.
Trasporti
- Per tutelare la sicurezza degli utenti, nel trasporto su gomma a noleggio viene vietato l’utilizzo di mezzi di età superiore ai quindici anni, se hanno raggiunto una percorrenza di un milione di chilometri certificati.
Sanità
- La Giunta regionale interverrà entro un anno dall’entrata in vigore della legge per coordinare i procedimenti delle aziende sanitarie regionali attraverso la definizione di indirizzi uniformi per la loro gestione.
- Per garantire la trasparenza degli atti delle aziende sanitarie, nel sito internet regionale verranno pubblicati tutti gli atti e i provvedimenti amministrativi adottati dalle aziende.
- Viene abolito l’obbligo di vidimazione del registro infortuni, reso obsoleto dalla crescita dei procedimenti telematici, ma non vengono eliminati gli obblighi connessi alla sua tenuta.
Montagna
- Vengono accelerate le procedure per il passaggio da Comunità montane a Unioni dei Comuni montani. In particolare viene facilitato il percorso di trasformazione delle Comunità montane Valle Elvo, Valle Cervo e Val Sesia.
- Viene permesso alle Unioni dei Comuni montani già pronte di svolgere le funzioni delegate dalla Regione in materia di sviluppo montano.
Organizzazioni no profit
- Viene istituito il registro unico del Terzo settore, al fine di rendere maggiormente conoscibili ai cittadini e alle istituzioni pubbliche e private le diverse organizzazioni no profit, attualmente sparse in 19 tra registri, elenchi ed albi sia nazionali che regionali. Questo aiuterà chi, cittadini o aziende, intende offrire contributi defiscalizzati alle ONP, e migliorerà il rapporto tra ONP e istituzioni pubbliche.
- Vengono anche definite procedure semplificate per le ONP non esercenti attività commerciali, in modo che possano mettere in campo azioni per reperire risorse finanziarie necessarie ai loro scopi benefici senza appesantimenti burocratici.
Altre disposizioni
- La Giunta si impegna ad operare perché nelle pratiche telematiche regionali sia operativo l’utilizzo del contrassegno telematico, il cosiddetto @e.bollo.
- Nel caso di rendicontazione delle spese sostenute da chi ha ricevuto contributi, la Regione si impegna e definire modalità semplificate di riconoscimento delle spese, quantificate sulla base di parametri predefiniti. Per i contributi inferiori ai mille euro, se non reiterati o frazionati, non è prevista alcuna rendicontazione, ma sono erogati dopo la verifica dei requisiti di accesso o del risultato atteso. Inoltre la Regione riorganizzerà i processi di erogazione di contributi, aggiornando e semplificando la modulistica e definendo una cadenza annuale o semestrale uguale per tutti i contributi.
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