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Attualità  

Assemblea per il rinnovo vertici di Federsolidarietà a Torino

Assemblea per il rinnovo vertici di Federsolidarietà a Torino

AGD, 13 maggio 2014

Cresce l’occupazione e il fatturato. Nonostante la crisi le cooperative sociali piemontesi reggono bene l’urto. Negli ultimi quattro anni (dal 2010) gli occupati in queste aziende sono passati da 16.800 a 23.500 e il fatturato è cresciuto da 500 a 650 milioni. Sono alcuni dei dati presentati martedì mattina a Torino in occasione dell’assemblea per il rinnovo dei vertici di Federsolidarietà, la federazione che rappresenta le cooperative sociali in Confcooperative.

È stato riconfermato alla presidenza Guido Geninatti, al suo secondo mandato. «Questi risultati – spiega – sono stati ottenuti nonostante i gravi problemi dovuti alla crisi con il conseguente aumento dei bisogni delle famiglie, dei giovani, delle persone svantaggiate». Tratteggia il ruolo delle cooperative, imprese sociali che pongono al centro del loro impegno i beni comuni, erogando servizi sociali, occupandosi di salute, accompagnamento al lavoro, inserimento lavorativo, educazione, fragilità abitative e integrazione. Ma anticipa anche ciò che da ora in avanti ha in agenda Federsolidarietà Piemonte. Una nuova fase di sviluppo, per costruire politiche che aprano a un nuovo welfare, ad ampia partecipazione dei cittadini e delle comunità locali, anche e soprattutto attraverso le imprese cooperative, che sono espressione di una diversa forma di economia locale, democratica e partecipata.

«La Regione ad esempio – ricorda Geninatti – deve approvare un nuovo piano sanitario e noi pensiamo di avere tutti i numeri in regola per mettere al servizio la nostra esperienza in tutte quelle che sono le cure di territorio ambulatoriali che si svolgono prima e dopo il ricovero in ospedale». Sostiene che «le nostre imprese hanno saputo tener duro durante la crisi anche perché, davanti ai problemi, hanno cercato e trovato soluzioni insieme, in modo collegiale. Quando le entrate diminuiscono, i problemi si affrontano in modo collettivo. Rimane fondamentale saper mettere insieme le esigenze con soggetti che offrono anche risposte parziali».

 federsolidarietà

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