12 Marzo 2022
Misunderstanding vandalico
Siamo a Torino, usciamo da Via Sant’Ottavio, svoltiamo a destra, per entrare in Via Po, pensando di poter godere dei portici che tanto lustro danno al capoluogo sabaudo, ma soprattutto della facciata marmorea della chiesa barocca della Santissima Annunziata; e invece no. Perché al posto del bianco marmoreo: scritte e disegni lilla, con la tecnica stencil, che di primo acchito potrebbero anche sembrare i frutti della street art di Bansky.
A questo punto, non occorre aggiungere molto, emerge che la festa dell’8 marzo è stata usata ancora una volta per sfamare l’ideologia.
L’ideologia si nutre spesso di ignoranza per creare un clamoroso misunderstanding. Il fraintendimento sta nel fatto che non poteva essere scelto luogo più sbagliato per rivendicare i diritti delle donne nei confronti del “patriarcato”. Proprio la chiesa della santissima Annunziata, proprio la chiesa dedicata a quel momento della storia, in cui Dio attende il “Sì” di una Donna per poter realizzare il piano della salvezza.
Sicuramente ciò si lega anche al “distruttivismo” della cancel culture, problema diffusosi dagli Stati Uniti negli ultimi anni, dimenticando che il cristianesimo fu la vera rivoluzione nella considerazione della donna, al punto che i cristiani dall’undicesimo secolo nella Salve Regina invocano la Madonna come Avvocata, valorizzando il suo essere donna prima che la sua funzione di mediatrice, ben prima della modaiola politica di genere di femminilizzare i nomi delle professioni e delle cariche.
D’altronde l’ideologia genera sempre nuove forme di linguaggio, basti pensare ai termini gestazione per altri usati in luogo di utero in affitto per nascondere la mercificazione del corpo della donna insita in questa moderna forma di schiavitù che fa del bambino un oggetto di scambio commerciale. Commercio che non si ferma nemmeno dinnanzi agli orrori della guerra, come abbiamo potuto constatare attraverso le notizie che arrivano dall’Ucraina, che ha subìto un’invasione ben prima che ci pensassero i russi, quella della “colonizzazione ideologica” di cui parla frequentemente il Papa.
Valentina D’Antona
Daniele Barale
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