Skip to Main Content

Territorio  

Anche a Pinasca il bilancio partecipativo (ma c'è un solo medico)

Anche a Pinasca il bilancio partecipativo (ma c'è un solo medico)

La seduta del Consiglio Comunale di Pinasca, il 30 marzo, si è aperta in modalità telematica con la presa d’atto delle dimissioni di Vera Giordano dalla carica di consigliere (motivi personali) ed è proseguita con l’approvazione del bilancio di previsione. Bilancio senza voli di fantasia, ha spiegato il sindaco Roberto Rostagno, ricordando come la cifra disponibile per scelte “politiche” non supera i 50mila euro e rimandando al prossimo consiglio, quando verrà approvato il consuntivo e il conseguente avanzo di amministrazione 2020, per implementare le risorse per gli investimenti.

La consigliera comunale dimissionaria, Vera Giordano

Confermate le tariffe della Tassa Rifiuti come nel 2020 (in attesa che tra Acea e Comuni si definiscano chiaramente le spettanze 2021) e, sempre in tema di rifiuti, comunicato lo slittamento probabile a maggio della partenza del sistema di raccolta con cassonetti di umido e indifferenziata ad apertura con apposita tessera, il primo cittadino ha sottolineato, tra i progetti per l’anno in corso, la realizzazione in zona Airali di una viabilità alternativa – proposta dai residenti – utile in caso di calamità per garantire la possibilità di raggiungere o lasciare la borgata. Sottolineato questo bell’esempio di collaborazione tra cittadini e amministrazione, Rostagno ha dichiarato che dal 2021, con modalità e cifre ancora da definire, Pinasca seguirà l’esempio di Pinerolo e adotterà il cosiddetto “bilancio partecipativo“, lasciando all’iniziativa di gruppi di pinaschesi la proposta di progetti da mettere ai voti della popolazione per poi essere messi in cantiere dal Comune.

In coda al consiglio, il sindaco ha lamentato la situazione precaria dei servizi per i piccoli comuni, dalla chiusura di banche ai disservizi postali, concentrandosi in particolare sulla penuria di medici di medicina generale (a Pinasca dal 1° gennaio è rimasto un solo il medico a fare ambulatorio) riguardo alla quale, dopo aver più volte scritto ai responsabili dell’AslTo3, Rostagno ha consultato il presidente della Regione, Alberto Cirio, dal quale si attende provvedimenti che incentivino la scelta delle zone montane da parte dei nuovi medici.

 

LASCIA UN COMMENTO  

Il tuo indirizzo email non sarà pubblicato. Visualizza l'informativa privacy. I campi obbligatori sono contrassegnati *

Lascia un commento

Il tuo indirizzo email non sarà pubblicato. I campi obbligatori sono contrassegnati *