3 Settembre 2021
Amministrative a Pinerolo. Salvai presenta il programma di coalizione e punta al secondo mandato

Pinerolo. La coalizione a sostegno del sindaco uscente Luca Salvai (M5s, La Città Cresce, Pinerolo Coraggiosa e Pinerolo a Sinistra-LAB) lo scorso mercoledì ha presentato, nel teatro “Moscerino”, il suo programma (77 pagine!) ai giornalisti. «Gli unici sindaci che hanno lasciato un segno a Pinerolo sono stati Aurelio Bernardi e Alberto Barbero. I pinerolesi dovrebbero fare una riflessione: fa male ricominciare sempre da zero!», ha esordito Salvai. Quindi ha esposto la volontà di realizzare “case di quartiere”, punti di socializzazione, valorizzando edifici come l’ex “colonia Boselli” al Talucco. Altro tema trattato è stato lo spostamento del municipio nella caserma “Bouchard”, ma non come una volontà imposta dall’alto. Infatti, tale iniziativa, sarà connessa alla tematica della partecipazione cittadina, cara ai 5stelle, realizzando il primo referendum comunale col quale i pinerolesi potranno scegliere se spostare o meno il palazzo civico. Sull’equitazione Salvai ha chiarito che le attività connesse a questo mondo devono essere trasferite nella Scuola Nazionale Federale di Equitazione di Abbadia senza più coinvolgere la Cavallerizza Caprilli: «Vi immaginate 30, 40 truck che traportano cavalli il sabato mattina alla cavallerizza per il concorso del pomeriggio? Non sarebbe fattibile. Poi se ho i cavalli dentro la “Caprilli” nessuno può entrare a vederla e conoscere un pezzo di storia importante della città».
Si è parlato anche della digitalizzazione, lanciando l’idea di creare un assessorato specifico per permettere di lavorare sui servizi come l’anagrafe per permettere di arrivare sempre più alle fasce deboli della popolazione. In merito alla sicurezza, questione centrale della campagna elettorale, che ha coinvolto tutti gli schieramenti in campo, Salvai è stato netto: «Non sono un amante delle telecamere. Bisogna lavorare sulla polizia locale assumendo ancora almeno 1 commissario e 3 / 4 agenti e organizzando, come in tutte le città d’Italia, il corpo in nuclei operativi per settore». Qui non ha risparmiato critiche ai vigili: «Manca organizzazione e motivazione. Non vogliono fare le pattuglie alla stazione, ma le multe ai mercatali sì: gli ho già detto che non mi piace!»
Sulla questione dello sport, Salvai ha fatto autocritica, annunciando un secondo assessorato “a doc”: «Dobbiamo dare risposta all’esigenza di sport emersa dalla pandemia: la gente si è messa a correre, andare in bici e camminare in collina. Non pensavamo che parlare di sport significasse gestire 14 impianti sportivi, coordinare 54 società e gestire quasi 700.000 €».
Circa l’ecologia è stato previsto il terzo assessorato autonomo, ma che si occupi di ambiente a 360°, e anche di mobilità. Sulla raccolta “porta a porta” per le utenze domestiche ha lamentato di essere stato lasciato solo all’interno del Consorzio Acea, così ha deciso di abbandonare l’idea per non creare divisioni e proseguire solo con le utenze non domestiche.
A proposito della ciclabile ha ribadito: «Non esiste solo la macchina per muoversi. È successo un finimondo con la creazione della ciclabile in corso Torino. Abbiamo il vizio italiano di credere che con la macchina si arrivi prima: metterci 2 minuti in più risparmierebbe anche qualche incidente».
Salvai ha quindi concluso con una riflessione sull’occupazione: «Dobbiamo lavorare per finanziare progetti di reinserimento sul lavoro. Se un’azienda ha bisogno di una certa figura professionale occorre finanziare la formazione di soggetti per quello scopo».
Lorenzo Battiglia

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