5 Ottobre 2021
Amministrative a Pinerolo il giorno dopo. Parlano Luca Salvai e Pino Berti
Il giorno dopo i risultati elettorali è tempo di fare i primi bilanci e impostare le strategie in vista del ballottaggio del 17 e 18 ottobre. Abbiamo parlato con i due candidati scelti dai pinerolesi per questo appuntamento che decreterà il nome del futuro sindaco: Luca Salvai (M5s, Pinerolo a Sinistra-Lab, Pinerolo Coraggiosa e La Città Cresce; e Pino Berti (Fdl, Lega, FI, Udc e Pinerolo Bellissima).
Per Luca Salvai il risultato elettorale non è stato una sorpresa: «Io puntavo al ballottaggio. L’obbiettivo era quello e l’obiettivo è stato raggiunto. Non mi aspettavo un risultato così alto della lista civica, non se lo aspettava nessuno! Molto bene che sia andata così».
La nota amara è quella dell’astensionismo: «La gente sta perdendo la fiducia nella politica; ha sempre meno voglia di pensare ed è sempre più delusa. È un fenomeno su cui bisogna riflettere e noi ci pensiamo da tanti anni. Infatti il lavoro sulla partecipazione serviva proprio per avvicinare la popolazione alla politica. La gente pensa che non cambi niente e invece cambia: quello che molti non capiscono è che anche se loro non si occupano di politica la politica si occupa di loro! Quando questo sarà capito più persone si sveglieranno la domenica mattina e andranno a votare».
In vista del ballottaggio Salvai non esclude a priori eventuali apparentamenti: «Questa sera abbiamo una riunione di coalizione, devo confrontarmi con tutti per mettere in piedi una strategia. Parlerò con il PD e, in qualche modo, con Spidalieri. Vedremo…»
Pino Berti, dal canto suo, confidava in un risultato migliore: «L’astensione ci ha penalizzati moltissimo e se la gente non è andata a votare dobbiamo chiederci il perché. Forse molta gente ha pensato: “tanto il mio voto non conta…” Però scegliere di non andare a votare fa sì che i gruppi politici scrivano il loro programma senza gli elettori. Meno partecipazione significa meno democrazia».
Neppure il candidato del centro destra chiude ad apparentamenti strategici con quanti sono stati esclusi dal ballottaggio: «intendo valutare, insieme ai miei alleati, eventuali convergenze programmatiche, ma puntiamo soprattutto a coinvolgere quanti non sono andati a votare. In questi 15 giorni faremo un tour in tutta la città per incontrare tutti e portare al voto quel 50% mancante».
Per Berti il ballottaggio si configura «come un plebiscito: i pinerolesi vogliono continuare con questa amministrazione oppure no? Se ritengono il suo operato deficitario, offriamo loro l’occasione di un cambiamento per un rilancio della città». E annuncia che entro la fine della settimana comunicherà i nomi della possibile giunta: «intendo nominare persone di qualità, attingendo anche all’esterno dei partiti che mi hanno sostenuto. In questo modo non si voterà solo per il sindaco, ma per una squadra».
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