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Al cinema le "Aquile" che si opposero a Mussolini

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Quando nel 1928 il consiglio dei ministri fascista decise di sopprimere lo scautismo, i gruppi di tutta Italia deposero ufficialmente le proprie insegne (fiamme). Qualcuno di loro, però, decise di non darsi per vinto. Nacquero così le “Aquile randagie“, i ragazzi del gruppo di scout di Milano, Monza e Parma che continuarono a svolgere attività giovanili (in modo clandestino) durante il periodo del fascismo, trovandosi per i loro campi per lo più in Val Codera (Sondrio). Dopo l’8 settembre,  diedero vita all’OSCAR (Organizzazione Scout Collocamento Assistenza Ricercati) per aiutare nell’espatrio perseguitati e ricercati dalla Repubblica Sociale e, a guerra finita, proteggere la vita dei fascisti sconfitti.

Da questa vicenda il regista Gianni Aureli – coautore della sceneggiatura con Massimo Bertocci, Francesco Losavio e Gaia Moretti – ha tratto il film “Aquile randagie” che sarà in uscita-evento anche a Pinerolo (Cinema Italia) mercoledì 2 ottobre alle 21.

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