13 Ottobre 2020
Admo Piemonte: i panettoni salveranno il bilancio?
Si sarebbe dovuta tenere ad aprile. Poi è arrivato il Covid… L’assemblea Regionale di ADMO Piemonte ODV (associazione donatori midollo osseo), così, è slittata al 4 ottobre, non nella consueta sede, ma nell’oratorio di Villar Perosa (messo a disposizione generosamente dal parroco Orlando Aguilar).
Convitato di pietra il Covid (e tutto ciò che ha comportato), che non ha permesso a Mario Bella, storico fondatore e presidente emerito dell’associazione, di lasciare la casa di riposo dove vive per intervenire. A portare i suoi saluti – «un bacio (ideale) a tutte le signore e solo un abbraccio ai signori» – è stato il presidente Stefano Balma, prima di partire con l’ordine del giorno. Approvati sia il bilancio consuntivo 2019, sia quello di previsione (quasi un preconsuntivo a dire il vero) dell’anno in corso.
I conti migliorano
Grazie agli sforzi del Direttivo, il 2019 ha visto un netto miglioramento dei conti rispetto agli anni precedenti (2400 € la differenza tra costi e ricavi), ma gli effetti del solito covid sul 2020 non hanno permesso di gioirne troppo. Colpite pesantemente le varie campagne di reclutamento di nuovi iscritti al registro dei donatori di midollo osseo: con scuole e università chiuse e con le attività in piazza limitate dal divieto di raccogliere i tamponi salivari hanno fatto crollare i nuovi iscritti dagli oltre quattromila usuali a poche centinaia (con la speranza e poco più di arrivare a fine anno a quota duemila).
A rischio la campagna panettoni
In pericolo anche la principale campagna di raccolta fondi – quella dei panettoni -, che rischia di soffrire un calo di acquisti da parte delle aziende (afflitte dalla crisi) e dalle incertezze legate alla possibilità di raccogliere offerte nelle piazze. Per salvare l’annata, secondo le stime di chi segue il bilancio ADMO, sarà necessario replicare i risultati “di vendita” del Natale 2019.
Se il piatto piange, non mancano però notizie positive: spinta anche dall’emergenza sanitaria, sta iniziando (il Piemonte è una delle regioni “in prova”) la sperimentazione di un nuovo protocollo di iscrizione, Match at Home (nato da una vecchia proposta di ADMO Piemonte), che prevede la possibilità (dopo colloqui on line o di persona) di spedire direttamente a casa delle persone interessate ad iscriversi ad ADMO un apposito kit con cui raccogliere da sé il proprio campione salivare (che poi andrà fatto arrivare a dei centri di raccolta). Inoltre grazie a un protocollo di intesa tra ADMO e MIUR (ministero dell’istruzione), l’associazione sarà legittimata ad accedere fisicamente (quando possibile) o tramite piattaforme a distanza con tutte le scuole per sensibilizzare intorno alla cultura della donazione.
GR
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