18 Ottobre 2014
Addio, caro professore!
21 ottobre 2014
Martedì 14 ottobre ad Abbadia Alpina si sono celebrati i funerali di Aurelio Bernardi
«Noi ti vogliamo ricordare così, nella festa di Dio. Ma insieme abbiamo la certezza che in questa gioia eterna non dimentichi le nostre attese e speranze, come pure le nostre prove e sofferenze». Con queste parole il vescovo di Pinerolo, Pier Giorgio Debernardi, ha voluto dare l’ultimo saluto al professor Aurelio Bernardi. Ai suoi funerali, martedì 14 ottobre nella Chiesa di San Verano ad Abbadia Alpina, erano presenti i tanti amici e numerose autorità tra cui l’attuale sindaco di Pinerolo, Eugenio Buttiero.
Aurelio Bernardi, classe 1927 (9 novembre), è tornato al Padre nella serata di domenica 12 ottobre lasciando un grande vuoto in tutti coloro che lo hanno conosciuto, amato e stimato.
Fin da giovanissimo fu un protagonista attivo e convinto dell’Azione Cattolica pinerolese, quindi militante nella Democrazia Cristiana. Fu Sindaco di Pinerolo dal 1965 al 1975 e insegnante appassionato.
Insignito del premio Pinarolium nel 2006 e nominato quest’anno “Membro Honoris Causa” del CeSMAP, attualmente ricopriva l’incarico di direttore dell’Archivio Diocesano. Questo servizio gli era stato richiesto dal vescovo e amico monsignor Pietro Giachetti.
«Hai amato e servito questa nostra città come sindaco – ha ricordato il Vescovo nell’omelia, rivolgendosi direttamente al “professore” – in un tempo non certamente facile, quello della cosiddetta “contestazione”. Hai servito questa città nel periodo in cui essa cominciava ad ingrandirsi e a vedere i primi segni dell’inarrestabile processo di globalizzazione; una città che pur mantenendo ancora un diffuso benessere, tuttavia avvertiva le prime crepe con l’allungamento degli iscritti nelle liste dell’Ufficio di collocamento. Hai anche servito la nostra Provincia, eletto come consigliere per tre legislazioni (1975-1990). Sei stato un uomo di mediazione, di dialogo; un paziente tessitore di relazioni personali e comunitarie».
Il vescovo ha quindi richiamato il suo percorso nell’Azione Cattolica «la presenza molto forte in campo politico da un lato e la scelta “religiosa” del dopo Concilio. Hai vissuto con entusiasmo questa tua appartenenza, fin da bambino e poi, via via, assumendo responsabilità sia in diocesi ( Dirigente degli “aspiranti”, Presidente dei “giovani” e della Giunta Diocesana) sia a livello nazionale come membro del Consiglio Nazionale con Vittorio Bachelet».
Da ultimo un sentito ringraziamento per il suo impegno in curia: «il tuo amore alla Chiesa si concretizzava in questi ultimi decenni (dal 1990), in una meticolosa, appassionata ricerca e custodia della sua storia. Hai organizzato – anzi quasi fondato – l’archivio e la biblioteca all’interno della Curia, cercando di coinvolgere donne e uomini, appassionandoli al tuo medesimo lavoro. Se abbiamo un Archivio invidiabile, lo dobbiamo a te! E con l’Archivio anche il “Centro studi e ricerche sul cattolicesimo pinerolese” in un continuo dialogo con la Chiesa Valdese. E, poi, il servizio verso tutte le parrocchie come cinghia di trasmissione di ogni attività pastorale. Un lavoro semplice, nascosto, ma prezioso ed efficace. La Chiesa, la società ha bisogno di servitori umili, retti, onesti e generosi come te».
Nei giorni scorsi alla redazione di Vita sono gi
unte molte lettere e attestati di stima nei confronti di Aurelio Bernardi. Ne riportiamo alcune.
Un grande interprete dei valori democratici cristiani
Ricordo con stima profonda e grande affetto la figura di una straordinaria personalità del mondo cattolico pinerolese: Aurelio Bernardi. Egli è stato un grande interprete dei valori democratici cristiani che tanto hanno arricchito la cultura politica del nostro Paese. L’AIMC di Pinerolo (che a lungo ha potuto pregiarsi dell’impegno e della vicinanza del Professore) ne piange la scomparsa. Serberemo nel cuore il suo sorriso sempre dolce e pacato e la sua passione per la vita in ogni sua espressione. Conoscerlo è stato un grande privilegio. Attuarne con umiltà i tanti insegnamenti ricevuti, un doveroso obbligo morale.
Enzo Cardone
Presidente sezione AIMC di Pinerolo
Il cuore dell’Archivio Diocesano
Il professor Bernardi l’ho conosciuto poco anche se lo incontravo spesso. Lo ricordo volentieri perché grazie al suo aiuto, dato con entusiasmo, semplicità e professionalità la mia tesi di laurea si è arricchita di un documento inedito. E ogni volta che necessitavo di qualcosa in archivio me lo cercava e me lo spiegava. Non sono mai riuscita a prenderlo in contropiede! Sapeva sempre tutto. L’archivio diocesano ha perso la sua mente e il suo…cuore! Grazie a nome di tutti gli studenti che ha aiutato.
Cristina Menghini
Un punto di riferimento per la cultura
Aurelio Bernardi è stato un punto di riferimento per la cultura a Pinerolo e per la società pinerolese. Un vero intellettuale, colto ma non spocchioso, anzi umile, di quella umiltà che fa grandi le persone. Certamente la sua professione di insegnante è stata una caratteristica del suo modo di rapportarsi con la gente: chi impara a dialogare col mondo dei giovani non invecchia mai; infatti, anche recentemente, quando più volte ci siamo incontrati, la sua intelligenza ed il suo eloquio risultavano sempre vivi e vispi.
Ma con il ricordo vado agli anni ‘960, quando Aurelio era Sindaco di Pinerolo; il CeSMAP era ai suoi esordi, peraltro subito importanti con missioni archeologiche anche internazionali. In vari colloqui, io e Piero Ricchiardi, con il nostro amico Sindaco ponemmo le basi per un Museo, grazie alla sua lungimiranza, istituendo una sede logistica ed espositiva che egli ci concesse volentieri e con convinzione. Disse: “Sarà provvisoria, perché andrete a Palazzo Vittone !”. Purtroppo, mezzo secolo dopo, la sua intuizione non si è ancora avverata. Ma anche se Aurelio non potrà più esserci, noi del CeSMAP continueremo a tener alta la bandiera, passando il testimone ai più giovani che porteranno avanti l’opera scientifica – culturale – museale.
A Marzo di quest’anno, con una apposita cerimonia, gli abbiamo conferito il diploma con la qualifica di membro Honoris Causa del CeSMAP, proprio nell’anno del 50° anniversario dell’Istituzione, oggi Museo Civico di Archeologia e Antropologia. Honoris Causa, nel senso che noi ci sentiamo onorati di aver annoverato -per mezzo secolo- un amico di tale caratura intellettuale e morale. Simpaticamente, per concludere la giornata celebrativa, eravamo andati tutti al Veloce Club per un pranzo comunitario, col Sindaco attuale Eugenio Buttiero in testa al corteo che si era mosso dal CeSMAP fino a Piazza Santa Croce. A tavola, i due Sindaci hanno cominciato ad affrescare il quadro della vita di Pinerolo di ieri e di oggi, con le costanti e con le novità. Il discorso si è allargato coinvolgendo tutti i commensali, trasformando il pranzo in un vivace simposio tra cronaca e storia. Aurelio non mancò certo l’occasione per porre -con l’arguzia che l’ha sempre contraddistinto- in risalto i chiaro-scuri della vita cittadina. Una capacità di analisi e di sintesi briosa e profonda che dimostravano come Bernardi era ancora un nostro Professore, anzi un Maestro. Ora, sulla parete dei ricordi belli del Museo pianteremo un altro chiodino per aggiungere il suo ritratto. Grazie Aurelio.
Dario Seglie (CeSMAP)
Una figura di primo piano del cattolicesimo democratico
Con Aurelio scompare una figura di primo piano del cattolicesimo democratico e politico pinerolese. Una persona che, con il suo alto magistero politico, culturale ed amministrativo esercitato negli anni, ha segnato in profondo la comunità pinerolese. Per chi ha avuto la fortuna di frequentarlo per molti anni e di “apprendere” il suo insegnamento politico, culturale ed etico non può che ringraziare il prof. Bernardi che resterà per sempre per noi, giovani della sinistra Dc di Forze Nuove, uno dei “maestri” del nostro impegno umano e politico a servizio degli altri».
Giorgio Merlo
LASCIA UN COMMENTO
Il tuo indirizzo email non sarà pubblicato. Visualizza l'informativa privacy. I campi obbligatori sono contrassegnati *