29 Gennaio 2025
A Smat l'acqua di Acea: qualche domanda

Il consigliere di minoranza di Pinerolo, Fioravanti Mongiello, lancia alcune questioni sul passaggio del ramo d’azienda idrico da Acea API a Smat.
Facendo seguito alla riunione pubblica dello scorso venerdì 24 gennaio, presso il Tempio Valdese di Pinerolo, con tema “Acqua, acquedotti, impresa e lavoro per il futuro del territorio cosa capita?” laddove sono state depositate al tavolo dei relatori delle domande scritte, senza avere risposta, e successive comunicazioni, continuano a rimanere sul tavolo alcune considerazioni che ancora ad oggi non è ancora pervenuta risposta.
Stando a ciò le redo pubbliche:
- In base a quale legge il rapporto tra un gestore unico (Smat) e un gestore salvaguardato (Acea) per il solo territorio pinerolese non si possa continuare il rapporto sin qui svolto?
- Perché è da ritenersi preponderante la tesi dei riflettori puntati della Corte dei Conti che in buona parte è stata superata dalla successiva sentenza del Tar Piemonte, a salvaguardia dei piccoli Comuni del bacino Acea a gestione propria che non hanno accettato l’imposizione di ATO3 e cioè la scadenza del 2023?
- Visto che tale sentenza si è basata sul contratto stipulato tra Smat e Acea approvata da Ato del 2007 che all’articolo 15 sanciva che la gestione di Acea sarebbe terminata con quella di Smat in un primo momento prevista per il 2023 e poi prorogata fino al 2033, considerati che gli addendum a questo accordo, che non è mai stato revocato, il Tar ha sentenziato che la scadenza della gestione dei piccoli Comuni deve proseguire legittimamente fino al 2033. Perché Acea invece no?
- Nella Relazione di Stima per la valutazione del ramo di azienda da cedere, non asseverata e senza data, sviluppata con dati del giugno 2024, è molto precisa e particolareggiata in merito ai crediti sui dipendenti, sugli automezzi, sul passivo patrimoniale legato al TFR, ratei, tredicesima ferie e sulle rimanenze di magazzino vi è un allegato dove puntualmente viene specificato ciò che vi è, mentre sulle infrastrutture del Servizio Idrico Integrato vengono evidenziati gli importi senza un allegato che specifichi, dove sono collocate nei vari comuni?
Ci sarebbero tante altre considerazioni e tematiche per affrontare il tema ma sarebbe molto lungo quindi si può asserire che quanto esposto possa essere già elemento per avere le doverose risposte eluse e mai pervenute; pertanto stando a ciò la cosa più opportuna è porre un rinvio e ragionare con la giusta calma un percorso comune tra i soggetti coinvolti e i sindaci del pinerolese.
Fioravanti Mongiello
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