20 Novembre 2016
A None i funerali della piccola Eleonora
«Guardando il viso di Eleonora non possiamo vedere la morte. Per un misterioso, imperscrutabile progetto di Dio deve continuare il suo percorso, la sua crescita. Essere vicini o essere lontani non annulla la realtà della vita, della famiglia. Noi oggi siamo qui a pregare insieme, ricordare insieme, a condividere questo momento». Così il parroco di None, don Giancarlo Gosmar, ha ricordato ieri la piccola Eleonora che domenica scorsa ha perso la vita in un tragico incidente stradale nell’astigiano. In tanti al funerale per stringersi attorno al dolore della famiglia. Anche insegnanti e famigliari dei compagni della bambina che frequentava la scuola primaria “Ferruccio Parri” di Pinerolo.
«Eleonora – ha proseguito don Giancarlo nell’omelia – dal Paradiso, continua a vivere, con un rapporto nuovo, con mamma Fausta e papà Massimiliano, con la sua famiglia, con i nonni, con quelli che l’hanno amata e conosciuta. Eleonora non ha potuto darci lezione se non con il suo sorriso, con la sua vivacità, con la sua vita. Ma questa lezione della vita, che è una testimonianza di amore, diventi per noi un dono di speranza che è più forte della morte».
Al termine della celebrazione è stato anche letto un pensiero del personale ospedaliero che ha provato a rianimare Eleonora e dei medici che hanno assistito quella notte i famigliari. Quindi un messaggio del vescovo di Asti, monsignor Francesco Ravinale, che ha ricordato anche il sacerdote coinvolto nell’incidente: «Domenica sera, dopo l’incidente che è stato fatale, ho pregato accanto ad Eleonora e mi sono sentito istintivamente legato da un profondo affetto che vorrei tradurre in preghiera per lei, perché possa godere di quella felicità che solo il Signore sa donare, e per la sua famiglia che in questi giorni vive la sofferenza più profonda. Ora Eleonora è un piccolo angelo in Paradiso e vorrei affidarle il compito di intercedere per la guarigione di padre Davide, il giovane sacerdote coinvolto nell’incidente. Ai famigliari che hanno riportato ferite auguro una pronta guarigione e per tutti chiedo sentimenti di consolazione e la forza di cui abbiamo bisogno».
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