29 Marzo 2022
A Inverso si andrà a scuola per lavorare
L’ex edificio scolastico di Inverso Pinasca diventerà uno spazio di coworking. E per lanciare il progetto alcuni artisti hanno realizzato un murale sulla scuola.
Murales d’artista
Sono arrivati in bici e hanno cominciato a colorare l’ex scuola di Inverso Pinasca e diversi muri del paese. Non sono le gesta di giovani vandali, ma è il progetto Colorful Bike Tour, organizzato dal comune insieme alle associazioni
- NATworking APS
- Dislivelli.eu
e agli artisti
- Collettivo FX
- Mrfijodor
e, a documentare il tutto, il filmmaker Michele Rossi.
Partiti in bici da Torino il 23 marzo, gli artisti hanno realizzato sulla scuola in borgata Clot un murale che racconta il territorio, insistendo sul tema della sostenibilità. Non un’iniziativa estemporanea, ma un modo per far conoscere il recupero del vecchio edificio scolastico, che diventerà uno spazio per il coworking (in cui professionisti o dipendenti in telelavoro possono condividere uno stesso spazio), dotato anche, per venire incontro alle esigenze di chi andrà a lavorarci, di un’area di assistenza per i bambini.
La nascita del progetto
«Due anni fa – racconta il vicesindaco Enrico Tron – discutevamo su che cosa fare della vecchia scuola (che aveva tanti problemi). Potevamo farne una foresteria ma siccome di strutture del genere in valle già ce n’erano, abbiamo pensato di provare a trasformarla in qualcosa di nuovo, che aiutasse le persone a rimanere sul nostro territorio, il cui problema principale è la mancanza di lavoro». Da lì l’idea di un’area per il coworking.
Un’area per l’assistenza ai bambini
«Un progetto per il domani, con la speranza di ripopolare le borgate e il paese, ristrutturando la vecchia scuola e fornendola di attrezzature e connessione adeguate alle necessità del lavoro e, allo stesso tempo, realizzando un’area per il babysitteraggio dei bambini di chi utilizzerà il coworking».
Un gestore e prezzi calmierati
La struttura sarà affidata a un gestore, ma con l’indicazione di calmierare i costi orari per l’affitto delle postazioni». A lavori ultimati – la speranza è di partire col servizio ad ottobre -, l’ex scuola sarà dotata al piano terra dell’area bimbi, di dodici postazioni di lavoro al 1° piano e di tre uffici e una sala conferenze al 2° piano; all’esterno troveranno posto un parco giochi e un’area con panchine dove poter anche mangiare.
Panorama e e-bike
Uno degli aspetti su cui punta il comune di Inverso per rendere appetibile il coworking è l’ambiente. «Dal Clot, oltre a godere di un panorama molto bello, passano molti sentieri, che si possono percorrere a piedi o in bici: per questo nei pressi pensiamo di mettere un noleggio di e-bike, mentre nell’ex scuola abbiamo installato due docce a disposizione di chi durante la pausa pranzo volesse fare una passeggiata o un giro in bici».
Aperti al mondo senza dimenticare l’identità locale
Per dare visibilità a tutto questo e magari convincere nuove persone ad insediarsi a Inverso, il comune non trascura l’aspetto comunicativo. «Grazie al bando Creative Living Lab del Ministero della Cultura, che ha visto finanziato (29° su 1560) il nostro progetto “#abitantitemporanei – Nuovi servizi di prossimità per aree montane resilienti”, ci siamo affidati all’associazione Natworking per “aprirci al mondo”, ma senza dimenticare la nostra identità fatta di sobrietà e rispetto dell’ambiente».
Un laboratorio ambientale per gli scolari
Un’identità che ha portato alla scelta di far arrivare in bici da Torino gli artisti a cui è stato commissionato il murale e che è alla base di una proposta per la vicina scuola di Pinasca: «un laboratorio in tre incontri durante cui far riscoprire in modo divertente ai bambini la natura, valori e saperi tradizionali dei nostri luoghi».
GR
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