9 Aprile 2014
A Giaveno la coinvolgente testimonianza dei ragazzi di suor Elvira
Mercoledì 2 aprile 2014 si è svolto presso il Cinema Teatro San Lorenzo di Giaveno l’ incontro della Comunità Cenacolo con gli studenti delle scuole secondarie e superiori.
Questa lezione gioiosa di vita è stata organizzata dalla Onlus “ Medjugorje-Giaveno “ , in memoria del volontario Giacinto Perri. I ragazzi del Cenacolo hanno presentato con testimonianze, canti e balli la loro esperienza: è interessante come la loro storia venga presentata fin dalla loro infanzia , con ferite del cuore che ancora non si sono rimarginate; separazione dei genitori, assenti o violenti, solitudine, mancanza di attenzione e affetto.
La causa comune della dipendenza dalle droghe, prima leggere , poi sempre più forti, è la paura : paura di non essere accettato, di dovere sempre mettersi una maschera per piacere, paura di essere diverso, di essere debole.
Con l’alcol e la droga si sono sentiti più forti, più sicuri, più liberi, protetti in un gruppo in cui chi picchia, chi fa casino, chi usa le persone ha la reputazione di essere migliore.
Poi quando, finiti i soldi, sono finiti anche gli amici e la porta di casa è chiusa sono costretti a scegliere: o la morte per strada o la Comunità.
Nella Comunità trovano amici veri che non giudicano e non condannano e amano gratis; trovano un Angelo Custode che li accompagna nei primi tempi e che non li lascia soli, trovano amici che hanno vissuto le stesse esperienze sbagliate.
Imparano a lavorare e pregare; ad esempio, la biancheria della casa viene lavata con la lavatrice, ma le cose personali vengono lavate a mano, nell’acqua fredda, d’inverno ghiacciata, in riconoscenza alla loro mamma che l’ha sempre fatto e loro non le hanno mai detto “grazie”.
Alle loro famiglie non viene richiesta una retta da pagare, ma devono fare un cammino parallelo ai loro figli.
Non accettano gli aiuti dello Stato perché dovrebbero anche accettare di assumere medicinali.
Madre Elvira, la fondatrice, ha risposto alla sua vocazione dicendo: «Io faccio quello che vuoi, vado dove vuoi, ma tu dimostra che sei Padre».
Il 13 luglio 2013 la Comunità di Saluzzo che è la Casa Madre, ha compiuto 30 anni e non sono mai entrati in un supermercato: vivono di provvidenza, semplicemente.
I ragazzi delle scuole che hanno partecipato all’evento sono stati veramente cercati e desiderati perché non è stato facile trovare presidi e insegnanti sensibili ai problemi giovanili. Erano presenti:
La Preside Carla Barella e la proff. Anna Rita Girodo con l’ Istituto comprensivo di Avigliana .
I proff. Rolando Ruffino e Tiziana Foppiani con la scuola secondaria di Coazze .
Il proff. Aldo Bunino con la scuola Arti e mestieri di Avigliana.
La proff. Antonella Lembo con la scuola secondaria Einstein di Sangano.
Il proff. Luciano Tallarico con i colleghi Girardi Giorgio , Nurisso Gualtiero e Piazza Vito e il Liceo ITIS Enzo Ferrari di Susa .
Il proff. Franco Battale con la scuola arti e mestieri di Giaveno.
La proff. Marina Gallea con il Liceo Flora di Torino di cui sia Daniela Gioana , presidente dell’associazione in merito , sia il Sindaco Daniela Ruffino sono ex allieve .
Per la realizzazione di questo incontro hanno collaborato in modo attivissimo:
don Antonello Taccori , parroco e responsabile della Pastorale giovanile della Val Susa, Teresa Spoto con la sua famiglia, presidente dell’associazione Centro Accoglienza alla Vita di Giaveno e i volontari.
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