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Cultura  

A Gerusalemme la pace inizia dalla musica

A Gerusalemme la pace inizia dalla musica

22 giugno 2014 

«La musica è l’arte che unisce al di là delle differenze, anche le più difficili da superare». Questa è la certezza che anima l’Istituto Magnificat di Gerusalemme, dove studiano, lavorano e suonano insieme insegnanti ed allievi musulmani, cristiani ed ebrei, sia Israeliani che Palestinesi. Quanti hanno preso parte al concerto, proposto in preparazione agli eventi per l’Ostensione della S. Sindone 2015, lo scorso 21 giugno, presso l’Istituto Maria Ausiliatrice, hanno potuto fare esperienza della concretezza di questa forza educativa ed affratellante della musica. Tre musicisti in erba, ospiti di amici torinesi della Terra Santa, accompagnati dal fondatore dell’importante opera P. Armando Pierucci ofm, hanno offerto la loro arte: Fadi Sabat (Gerusalemme, classe 2002), Mohammed Al Shaikh (nato in Russia nel 2003) e Hadeel Sabat (Gerusalemme, 1997).
«Fondato nel 1995, da Padre Armando, musicista e compositore, organista del Santo Sepolcro, – spiega Maria Malesani Valente, una delle artifici del soggiorno torinese e da sempre attenta alla opere per la pace in Terra Santa – l’Istituto Magnificat è oggi una realtà, riconosciuta dai Conservatori pubblici, anche italiani. Rappresenta, quindi, l’aspirazione al mondo voluto da Dio onnipotente, quello per cui ogni uomo è stato creato ad immagine e somiglianza di Dio; un mondo nel quale tutti ci sentiamo fratelli, capaci di condividere, di superare le barriere, di vincere sospetti e contrasti, e di praticare la giustizia. Offre ai residenti, ai pellegrini ed ai ragazzi che lo frequentano occasioni di fraternità: a questi ultimi anche una concreta opportunità per il loro futuro». Questa scuola di musica della Custodia di Terra Santa (20 insegnanti per 200 studenti) è una dille diverse opere sociali che i Frati Minori Francescani, oltre alla cura dei santuari, hanno messo in piedi a beneficio delle popolazioni locali. Una scuola che rappresenta, oltre ad un luogo di fraternità, una effettiva possibilità di lavoro e riscatto sociale per tanti giovani. Magnificat va incontro al bisogno di verità e di bellezza dei giovani attraverso diversi indirizzi di studio sui vari strumenti. La prospettiva – anche questo segno efficace di armonia – è quella dell’orchestra. L’Istituto segue i programmi di Conservatori di Musica italiana per i livelli pre-accademici, in convenzione con il Conservatorio “Arrigo Pedrollo” di Vicenza, riconosciuti dal Miur, «che – sottolinea con orgoglio Padre Armando – permettono agli studenti di conseguire a Gerusalemme diplomi validi nell’Unione Europea». La scuola svolge anche l’animazione delle grandi celebrazioni liturgiche nei Luoghi Santi. Il prossimo anno, proprio in occasione dell’Ostensione, sono in previsione altri eventi che concretizzino il “gemellaggio solidale” con questo «segno dello Spirito che opera perché il messaggio del Santo Natale si realizzi e la pace regni su tutta la terra».

Marco Margrita

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